REDAZIONE LA SPEZIA

Canaletto, ricorso respinto ‘Stangata’ sulle Grazie

Dichiara ‘l’impossibilità a esaminare’ il reclamo sull’esito della sfida Juniores. Lunghe squalifiche a due vogatrici graziotte per gli insulti ai giudici

Va a vuoto il ricorso presentato dalla borgata marinara Canaletto contro l’ordine d’arrivo della gara juniores del Palio: una disfida emozionante che ha visto prevalere il Cadimare sui canarini per appena quattro centesimi, il cui verdetto è arrivato dopo oltre quarantacinque minuti di analisi delle immagini del fotofinish da parte della giuria. Il giudice unico Massimo Nardini non ha neppure preso in esame il ricorso della borgata guidata da Massimo Terenziani, semplicemente perché il regolamento non lo prevede. Il giudice "si dichiara impossibilitato a prenderlo in esame – si legge nella sentenza – Infatti il regolamento vigente dispone che il Giudice Unico giudica su ricorsi alle decisioni del giudice arbitro relativamente ed esclusivamente alle decisioni su sanzioni, non sull’ordine d’arrivo".

Una sentenza quasi annunciata, dato che già martedì nel mondo borgataro erano stati tanti quelli che avevano sollevato perplessità sul ricorso legate proprio alla competenza del giudice unico del Palio del Golfo. Il Canaletto però non si arrende, e proprio il presidente Massimo Terenziani ha già annunciato appello alla Commissione di appello della Lega canottaggio per tentare di ottenere una revisione di quanto deciso domenica in passeggiata Morin. La borgata ha messo nel mirino le modalità e le apparecchiature tecnologiche utilizzate per decretare la vittoria, sostenendo che una vittoria ex aequo sarebbe più giusta.

Intanto, proprio sulle dichiarazioni rilasciate dal Canaletto nell’edizione di ieri della Nazione, interviene il Cadimare. Fabio Franceschetti, capoborgata cadamoto, e il presidente Miria Mori non ci stanno e rispondono per le rime sottolineando come il ricorso sia "totalmente fuori luogo". "Siamo offesi e rammaricati per quanto sta accadendo, il nostro armo ha condotto una gara esemplare portando la barca alla vittoria, una vittoria sudata contro un avversario agguerrito che ci ha tenuto testa fino agli ultimi centimetri, ma come si può vedere dai video e dalle immagini controllate dai giudici di Lega, è stato decretato un vincitore, perché tra le due imbarcazioni la nostra taglia di poco e per prima il traguardo. Il verdetto ha tardato ad arrivare perché ripetutamente dalla dirigenza del Canaletto è stato chiesto di visionare le immagini".

Franceschetti e Mori spiegano che "non possiamo accogliere la richiesta del Canaletto quando chiede un ex aequo. Nessuno toglierà il Palio al Cadimare, perché vinto sul campo di gara. Il fair play tra i ragazzi dei due armi insegna a chi in questo momento sta sollevando polemiche inutili che lo sport è anche questo, accettare anche la sconfitta. Il ricorso rischia di creare un precedente pericoloso per il movimento, inaccettabile mettere in discussione una vittoria e un ordine di arrivo ufficiale". Dal giudice unico Massimo Nardini non solo il pronunciamento sul ricorso del Canaletto, ma anche una mano pesante sulle due vogatrici delle Grazie che alla fine del Palio femminile si erano lasciate andare a frasi offensive all’indirizzo dei giudici di gara e dei membri della Lega canottaggio, sostenendo di aver subito una presunta partenza ad handicap. Sara Fonzi è stata squalificata fino al 31 marzo 2022, Sara Drovandi fino al 15 giugno dello stesso anno. Squalifiche che il giudice Massimo Nardini ha comminato a tempo e non a giornate considerata l’incertezza determinata dai possibili riflessi dell’emergenza pandemica sull’attività remiera. Per la borgata delle Grazie anche 150 euro di multa per responsabilità oggettiva.

Matteo Marcello