Calicese diviso a metà da una frana: "Grave situazione di emergenza"

Chiusa la Sp8, territorio tagliato in due. Disagi per i servizi pubblici, il sindaco Scampelli lancia l’allarme

Calicese diviso a metà da una frana: "Grave situazione di emergenza"

Calicese diviso a metà da una frana: "Grave situazione di emergenza"

Un territorio tagliato in due da una frana. Non c’è pace per Calice al Cornoviglio. Le piogge degli ultimi giorni hanno provocato la caduta di grossi massi sulla provinciale 8 nel tratto tra Usurana e la salita del borgo di Calice. Si tratta della direttrice principale che attraversa il territorio calicese, la cui chiusura – avvenuta nel tardo pomeriggio di giovedì – ha diviso la parte alta e la parte bassa del territorio. I disagi per i residenti nella parte alta sono enormi: il borgo capoluogo, così come le frazioni di Nasso, Santa Maria, Molunghi, Villagrossa, Terrugiara, Debeduse, e Borseda, sono raggiungibili esclusivamente dalle provinciali che scendono da Veppo e dai Casoni, nel comune di Rocchetta Vara. Per chi arriva dalla Spezia, significa allungare il proprio tragitto di decine di chilometri, utilizzando le uniche due alternative: la provinciale che da Martinello passa da Gambella, Beverone, Veppo, per poi scendere nel territorio calicese; oppure da Brugnato, prendere la provinciale per Rocchetta, raggiungere i Casoni e da lì scendere verso i borghi dell’alto calicese.

Anche i servizi pubblici sono pesantemente danneggiati da questa situazione. "Un disastro – commenta con toni amari il sindaco Mario Scampelli –. Tutti i servizi pubblici sono venuti meno, come il trasporto pubblico e quello scolastico; l’ufficio postale lavora con grosse difficoltà, e anche raggiungere il proprio medico di famiglia diventa molto difficile. Anche i servizi legati alla Rems possono subire disagi. É una situazione disperata, dove chi ha i propri mezzi è costretto ad allungare il proprio viaggio di 40 minuti e chi invece si affidava ai mezzi pubblici non può recarsi neppure a scuola o al lavoro". Motivi che hanno spinto il sindaco ieri mattina a prendere carta e penna per scrivere a tutte le istituzioni, con l’obiettivo di alleggerire i disagi nell’attesa che la provinciale 8 venga riaperta.

"Temo che i tempi per la riapertura saranno molto lunghi. Ho chiesto che venga instituito un presidio medico affinchè si possa rispondere con tempestività ad eventuali situazioni di emergenza sanitaria – dice il sindaco – ho chiesto che possa essere attivata la didattica a distanza per quegli studenti impossibilitati a raggiungere la scuola, e ad Atc di riorganizzare il servizio di trasporto pubblico. È una situazione di emergenza straordinaria e deve essere trattata come tale. Ho chiesto anche alla Regione risorse per intervenire sulle strade comunali alternative. A giugno ci sono le elezioni, e si deve garantire l’accessibilità ai seggi elettorali".

Matteo Marcello