Calata Mazzini, guerra degli spazi. Riorganizzazione delle superfici. Impugnato il regolamento comunale

Alcune attività bussano al Tar per ottenere l’annullamento delle nuove disposizioni varate dalla giunta. Nel mirino la riduzione delle aree utilizzabili per l’installazione di dehors, tavolini, sedie e ombrelloni.

Calata Mazzini, guerra degli spazi. Riorganizzazione delle superfici. Impugnato il regolamento comunale

Calata Mazzini, guerra degli spazi. Riorganizzazione delle superfici. Impugnato il regolamento comunale

È scontro a colpi di carte bollate sulla riorganizzazione delle superfici in concessione in Calata Mazzini a Lerici. Il progetto unitario approvato alla fine dello scorso anno dalla giunta comunale guidata da Leonardo Paoletti, nato con l’obiettivo di estendere anche agli esercizi della calata il piano già adottato con successo per la riorganizzazione degli spazi nella vicina piazza Garibaldi, ha trovato la ferma resistenza di alcune delle attività di ristorazione presenti nell’area, poco inclini alle nuove imposizioni varate dall’amministrazione comunale. Il nuovo regolamento si propone non solo ri riorganizzare le superfici in concessione, ma anche di sviluppare – secondo un disegno unitario – le strutture e gli arredi delle attività commerciali presenti. Una normativa con cui da anni l’amministrazione comunale sta cercando di mettere ordine nella fruizione degli spazi pubblici in concessione nell’ottica di un miglioramento della tutela del paesaggio, uniformando arredi e attrezzature, e ridisegnando peraltro anche le metrature a disposizione dei singoli esercizi. E proprio quest’ultima sfumatura non piace ad alcune delle attività di Calata Mazzini, che con l’entrata in vigore del piano unitario si vedrebbero quasi dimezzare gli spazi esterni dove sistemare tavolini, ombrelloni e sedie durante l’estate. Una riduzione degli spazi che, in soldoni, significa per le attività meno coperti e dunque una potenziale riduzione dei guadagni. Così, alcune attività hanno affidato all’avvocato Riccardo De Marco il compito di impugnare al Tribunale amministrativo regionale non solo il piano di riordino approvato dalla giunta lo scorso 22 dicembre, ma anche le comunicazioni arrivate dallo Sportello unico delle attività produttive del Comune di Lerici; al Tar, i ricorrenti chiedono anche di certificare la nullità dell’articolo 6 del regolamento comunale per l’autorizzazione all’uso di spazi esterni per le attività commerciali e artigiane di somministrazione di alimenti e bevande e per l’arredo delle aree, approvato dal consiglio nel 2020 e nel 2022: una riorganizzazione che progressivamente sarà estesa anche negli altri borghi lericini. Nei giorni scorsi, la giunta comunale di Lerici ha deciso di costituirsi in giudizio per far valere le proprie ragioni al Tar, affidando la propria tutela legale all’avvocato spezzino Alessio Iannello.

Matteo Marcello