
Sono stati assolti in appello dal tribunale penale della Spezia, Marino Fiasella, ex presidente e commissario straordinario della Provincia della Spezia, e l’ingegner Giotto Mancini, all’epoca dei fatti dirigente dell’ente di via Veneto.
Fiasella e Mancini erano stati condannati in primo grado, dal giudice di pace, in concorso fra loro, per il reato di lesione colpose con riferimento a una vicenda accaduta a Sarzana il 13 agosto 2013. Un motociclista, a causa di un’anomalia nel manto stradale lungo via Alta, che è strada provinciale, aveva perso il controllo del mezzo. Nella caduta aveva riportato lesioni personali e la moto era andata distrutta. Il giudice di pace Paolo Onetto, con la sentenza del 19 aprile 2019, aveva considerato i presidente e dirigente della Provincia responsabili per condotta omissiva, condannandoli al risarcimento di tutti i danni da quantificarsi in sede civile oltre alle spese processuali (la quantificazione ancora non c’era stata, si sarebbe agggirata probabilmente sui 15mila euro).
Contro la sentenza di primo grado i legali dei due imputati avevano proposto appello. L’avvocato Silvestri ha sostenuto che il suo assistito, presidente della Provincia, non era istituzionalmente responsabile, ai sensi del testo unico degli enti locali, per la manutenzione delle strade. Più articolata la difesa dell’avvocato Rampi in favore di Mancini: il dipendente della Provincia, pur responsabile della manutenzione in qualità di dirigente, nel caso specifico non avrebbe potuto intervenire preventivamente non essendo l’anomalia del manto stradale mai stata segnalata, prima dell’incidente, né da cittadini, né da pubbliche autorità e neppure dai cantonieri della provincia a cui compete la sorveglianza sulle strade.
Il tribunale della Spezia, presidente Giacomo Nappi, al termine della discussione ha accolto la tesi dei due difensori e ha assolto entrambi gli imputati con formula piena, revocando anche le disposizioni civili in ordine al risarcimento. A questo punto per il motociclista, vista anche l’impossibilità di un ricorso in cassazione per l’arrivo della prescrizione, si aprirebbe la possibilità di una causa civile nei confronti della Provincia.
Si tratta di una sentenza che farà rumore (c’è attesa per le motivazioni che arriveranno fra 60 giorni) in un momento in cui si discute sulla responsabilità penale degli amministratori pubblici, dopo la condanna della sindaca di Torino per i fatti di piazza San carlo. Particolare curioso, i due erano assistiti da avvocati che rivestono anche cariche istituzionali in Val di Magra: Fiasella da Alessandro Silvestri che è anche sindaco di centrosinistra di Luni e Mancini da Carlo Rampi che è presidente di centrodestra del consiglio comunale di Sarzana.
C.G.