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Caccia al tesoro per recuperare gli scatti che immortalano lo sport

A Sarzana oltre 250 bambini partecipano a una caccia al tesoro speciale per creare un archivio tematico di comunità sulla storia sportiva locale, coinvolgendo fotografi professionisti e studenti.

Caccia al tesoro per recuperare gli scatti che immortalano lo sport

Una caccia al tesoro speciale per oltre 250 bambini. È la sfida lanciata da ’Storie di sport sarzanese’, progetto dall’associazione Spazi Fotografici inserito nell’ambito del patto di contrasto alla povertà educativa in Liguria, RE-Mind the Gap. Tanti sono gli alunni delle elementari della città e dei plessi di Ghiaia e Marinella impegnati a realizzare questa raccolta, finalizzata alla creazione di un primo archivio tematico di comunità e, in parallelo, una mostra-evento. Gli studenti sono chiamati a cercare e raccogliere scatti che immortalano la vita sportiva sarzanese del secolo scorso: un compito da svolgere coinvolgendo tutte le persone vicine; oltre agli insegnanti, potranno condividere questo compito con amici, familiari e vicini. Una ricostruzione collettiva a servizio della collettività. Dal basket all’atletica, passando per tante altre discipline, questi scatti capaci di tener viva la memoria saranno poi temporaneamente consegnati a chi si occuperà della costruzione dell’archivio. Questo lavoro di catalogazione sarà svolto dai fotografi professionisti dell’associazione – Davide Marcesini, Simone Maggiani, Jacopo Grassi, Francesca Fontana, Angelo Lucini – e dagli studenti del liceo scientifico Parentucelli-Arzelà, nell’ambito di un Pcto, progetto scuola-lavoro. "’Storie di sport sarzanese’ ha preso il via, dopo una serie di incontri introduttivi, lo scorso 12 febbraio con la consegna presso le tre scuole aderenti dei kit di raccolta foto. "Gli studenti – raccontano le docenti delle classi coinvolte - hanno risposto con entusiasmo: il giorno dopo qualcuno aveva già portato le proprie foto". Spazi Fotografici, in questo ambito, si è ispirata alle pratiche e alle metodologie dell’Istituto centrale per il Catalogo e la Documentazione del ministero e a progetti analoghi dello Studio Bellosguardo. Il focus scelto, oltre a rappresentare una costante e un riferimento nella vita della città, guarda anche al 2025, anno in cui la Liguria sarà Regione Europea dello Sport.