REDAZIONE LA SPEZIA

Bus sempre pieni "E noi di Ruffino restiamo a piedi"

Il problema dall’inizio dell’emergenza sanitaria "Corse dimezzate e con capienza ridotta al minimo"

Sei lì che aspetti quello delle 7,30 col biglietto in mano, ma quando il bus sbuca da dietro la curva il conducente è costretto a lasciarti a terra. "Completo", ovvero si prega di aspettare quello dopo nella speranza che vada meglio, ma con la prospettiva di restare lì alla fermata almeno un’altra mezz’ora. Succede ormai tutti i giorni a tutte le ore (specialmente quelle di punta) dall’inizio dell’allerta sanitaria, alle fermate dell’Atc nelle zone di Ruffino, San Bartolomeo e Fossamastra, dove i residenti sono stanchi di vedersi sfilare sotto il naso il bus e attendere speranzosi quello dopo. Lo hanno messo nero su bianco in una lettera inviata al nostro giornale con una trentina di firme. E ora lo raccontano in prima persona.

Il problema? Con l’emergenza-Covid Atc ha ridotto le corse e contingentato i posti a bordo seguendo le norme anticontagio. "Così – dicono in coro i residenti di Ruffino – quando il bus passa da qui è già al limite della capienza e noi restiamo a terra". Questione non da poco per i tanti anziani che non hanno a disposizione un’auto con cui spostarsi "in un quartiere come Ruffino – dice Maria Cristina Casella – del tutto sprovvisto di servizi. Manca la posta, per qualsiasi cosa dobbiamo andare a Spezia" utilizzando le corse in transito sul Viale San Bartolomeo. I problemi come detto sono cominciati dal lockdown col taglio di corse e capienza "perchè fino a marzo – aggiunge Marina Salemmi – avevamo i bus regolari. Prima da qui passavano le linee S e L, ora solo la S da Sarzana per Spezia, quindi uno ogni mezz’ora anzichè ogni 15 minuti".

Saltano fuori via via anche alcuni episodi come quello della residente che alcuni giorni fa ha dovuto attendere un’ora e mezzo prima di trovare un bus disponibile a riportarla a casa una volta uscita dal lavoro a Spezia. "E questo – dice Silvano Landucci – è uno dei tanti casi, ma ne succedono tutti i giorni di simili. Andiamo ad aspettare il bus senza sapere quando e se potremo salire. Ditemi voi se si può andare avanti così".

Lo stesso Landucci ricorda di quando è andato "a prendere il bus da Fossitermi perchè avevo paura di non poter poi salire in via Chiodo". Il problema è quello denunciato da un po’ tutti gli abitanti della frazione "ovvero il taglio drastico delle corse da e per Spezia unito al limite di passeggeri", dicono all’unisono Vincenzo Mauro Codespoti, Daniela Ferrò, Iria Maccione e Roberta Ferrò. Bus pieni a detta di tutti "perchè utilizzati dai tanti operai di Fincantieri", che hanno comunque anche alcune corse dedicate solo a loro. C’è anche chi lancia la proposta di far arrivare fin qui il bus diretto a Pitelli "con sole 4 fermate in più da fare". In passato gli stessi abitanti della zona avevano inviato ad Atc una lettera per chiedere anche un maggior numero di passagi nella zona di Ruffino alto, interessata da poche corse al giorno. "Quello dei bus – dice Alberto Maioli – è l’ultimo della serie di una zona alle prese con non pochi problemi di varia natura, a cominciare dalla vicinanza in linea d’aria con la discarica di Pitelli, per continuare poi con i parcheggi e la presenza in zona di tutta la cantieristica. Ovviamente non siamo contro chi lavora, ma personalmente credo che attività produttive e frazioni possano coesistere senza crearsi problemi a vicenda. Di certo quasta zona è più svantaggiata rispetto a tante altre".

Claudio Masseglia