REDAZIONE LA SPEZIA

‘Boia chi molla’ sui social E ora parla per Peracchini

Bufera sul nuovo portavoce del sindaco. Affondo di Cenerini. Boi si scusa

‘Boia chi molla’ sui social E ora parla per Peracchini

Un inizio quantomeno turbolento per Alessio Boi nel suo nuovo ruolo di portavoce del sindaco della Spezia. Quasi nemmeno il tempo di insediarsi e già arriva un’interpellanza – presentata per giunta da un membro della maggioranza, il consigliere Fabio Cenerini (nella foto) – che chiede conto di alcune discutibili affermazioni fatte in passato dal giovane. Classe 1995, Boi è iscritto all’Ordine dei giornalisti della Liguria dal 2019, professione che ha svolto prevalentemente su testate online. E proprio dalla rete, che nulla dimentica e in cui niente scompare mai del tutto, nascono i suoi problemi . “Boia chi molla”. ’No ma lui ce l’aveva con me perché mi stanno sul c…o i ricchioni”. “Oggi 27 gennaio, come ogni anno ricordiamo le vittime della Shoah, oggi è memoria. Ma ricordiamo anche che oggi esce il nuovo album di J-AX dopo un anno di pausa!!!!”. Sono frasi scritte da Boi sul suo profilo Fb nel 2015, otto anni fa, e che gli costarono l’espulsione dal Partito democratico di cui all’epoca era militante. Il giovane portavoce non esita a fare il mea culpa. "Ho sbagliato a scrivere sui social quelle frasi quando ero appena diciottenne e superficiale, mentre attraversavo un periodo difficile. Mi vergogno ancora oggi di quelle frasi perché sono quanto di più lontano dalla mia sensibilità morale e politica maturata con gli anni. Colgo l’occasione per scusarmene pubblicamente oggi che ricopro un ruolo fiduciario. I valori nei quali mi riconosco sono quelli sanciti dalla nostra Costituzione".

Il primo cittadino, completamente ignaro di questo passato, fa sapere che il chiarimento con quello che dovrebbe essere il più stretto tra i suoi collaboratori c’è stato e che il rapporto fiduciario non è in discussione. Nessuna dichiarazione ufficiale, solo la risposta all’interpellanza di Cenerini, che avverrà nelle opportune sedi istituzionali. Il consigliere del gruppo misto rimprovera al sindaco la mancata vigilanza. "Non si può partecipare solennemente alle manifestazioni del 25 aprile e poi nominare come portavoce una persona che è stata espulsa per apologia di fascismo dal Pd". Non un inizio agevole quindi per il successore di Silvia Ferrari, la quale dopo aver partecipato ad un concorso del Comune della Spezia, ad aprile è stata assunta come istruttore direttivo culturale presso il centro di responsabilità musei. Una selezione su cui Cenerini ha richiesto la convocazione della commissione controllo e garanzia, ravvisando presunte irregolarità nella composizione della commissione.

Vimal Carlo Gabbiani