REDAZIONE LA SPEZIA

Battaglia sui rumori. Scontro su Panigaglia. L’Aia impugnata al Tar

Gnl Italia ha chiesto alla Provincia la revisione dell’autorizzazione. Contestata la zonizzazione acustica del Comune di Porto Venere.

Battaglia sui rumori. Scontro su Panigaglia. L’Aia impugnata al Tar

Era stata approvata solo lo scorso 26 giugno, con una determina che sanciva la conclusione positiva dell’iter. Ora, a distanza di poco più di tre mesi, l’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia a Gnl Italia riguardante lo stabilimento di Panigaglia, rischia di finire in tribunale. La società del gruppo Snam ha infatti impugnato al Tar del Lazio il provvedimento licenziato dalla Provincia, frutto di un percorso interistituzionale iniziato nel novembre dello scorso anno. Un provvedimento accolto con grande soddisfazione dallo stesso ente di via Veneto, che in quei giorni di fine giugno aveva commentato il rilascio dell’autorizzazione decennale sottolineandone i benefici per l’ambiente, in quanto il nuovo protocollo ha fissato un limite massimo di emissione di inquinanti in un livello di circa il 40 per cento in meno di quello previsto dalla precedente Aia. Tuttavia, a pesare sulla decisione di Gnl di bussare al Tar, sono le prescrizioni di natura acustica. La Provincia, sulla base del piano di zonizzazione acustica del Comune di Porto Venere, avrebbe ribassato gli indici e i parametri in una misura ritenuta eccessiva dal colosso del gas. I nuovi valori, secondo indiscrezioni, andrebbero a incidere sulle attività dello stabilimento. È stata proprio la Gnl Italia, nelle scorse settimane, a scrivere alla Provincia chiedendo una revisione dell’Aia appena rilasciata, contestando il documento nella parte in cui si sottolinea che "entro 6 mesi dal rilascio del riesame il gestore dovrà riscontrare il rispetto dei livelli di emissione e immissione acustica anche in riferimento alla zonizzazione adottata dal Comune di Portovenere".

Per la società, i parametri legati alle emissioni acustiche non andrebbero individuati nel piano comunale, in quanto "il Comune ha adottato nel 2016 un Piano di zonizzazione non ancora approvato", ma piuttosto da quelli disposti dalla legge 447 del 1997 e dal Dpcm dello stesso anno. La società, nel richiedere alla Provincia "di indire urgentemente una nuova Conferenza dei servizi con la partecipazione di tutti gli enti interessati al fine di accogliere la revisione", in quelli stessi giorni inviò all’ente di via Veneto anche l’esito di una valutazione dell’impatto acustico ambientale, redatta sulla base dei rilievi effettuati ad agosto. Nelle conclusioni della relazione, l’ingegnere incaricato afferma che "gli impianti non inducono alcuna criticità acustica. Il rumore emesso da tali impianti risulta compatibile con le normative acustiche nazionali, regionali e comunali". Una diversità di vedute sfociata nel ricorso al Tar di Gnl Italia, con l’immediata costituzione in giudizio della Provincia.

Matteo Marcello