Basi Blu tra investimenti e incubi "I progetti da sottoporre a Vas e Via"

Melley, Centi e Sansa contro la "pietra tombale" sui sogni di Marola

Basi Blu tra investimenti e incubi  "I progetti da sottoporre a Vas e Via"

Basi Blu tra investimenti e incubi "I progetti da sottoporre a Vas e Via"

Il Piano Blu, mai ufficialmente presentato dalla Marina alla città, è vissuto come un’incognita da LeAliLista Sansa, anzi di più: un incubo, una "pietra tombale" per Marola. Di qui la richiesta di sottoporre lo stesso alle verifiche ambientali - Via e Vas - per il vaglio di sostenibilità.

In piano - da attuare in 9 anni con un investimento di 350 milioni di euro - prevede un corposo ammodernamento della Base navale spezzina, finalizzato in particolare a garantire ormeggio e servizi logistico-portuali alle nuove unità maggiori in base agli standard operativi Nato. In particolare è prevista la costruzione di tre nuovi moli di ormeggio (Varicella 3, Scali 1 e 2), l’ampliamento del molo Varicella 1 e della banchina Lagora.

Tra le opere a terra di particolare impatto LeaAli evidenzia, con timore, la riattivazione dei serbatoi sotterranei di carburante che, da tempo dismessi, si trovano sotto la Napoleonica a Marola. Altro motivo di paura (col pensiero alla morìa dei mitili del 2015 in pendenza di escavi) è dato dal dragaggio dei fondali della Darsena Duca degli Abruzzi sino a 12 metri, con rimozione di 600.000 metri cubi di fanghi, le cui caratterizzazioni chimico-fisiche ad oggi note "rivelano la forte componente di inquinato". Lo studio di fattibilità prevederebbe che 13 dei fanghi dragati sia conferito in discarica, mentre i restanti 400.000 metri cubi verrebbero utilizzati per il riempimento dei nuovi moli e delle banchine.