MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Bancarotta dell’ex Trattoria da Iseo. Condannato a cinque anni il titolare

La vicenda è legata alla precedente gestione dello storico ristorante del borgo marinaro di Portovenere. Oltre a Giuseppe Basso il collegio ha inflitto la pena di 2 anni ai figli e 4 anni al socio e amministratore .

Una veduta del borgo marinaro di Portovenere

Una veduta del borgo marinaro di Portovenere

Si è conclusa con quattro condanne per bancarotta fraudolenta l’inchiesta legata al fallimento della storica Trattoria da Iseo, una vera e propria istituzione per Porto Venere e conosciutissima anche per la frequentazione dei vip di passaggio nell’affascinante borgo marinaro. Il locale al tempo dell’inchiesta era gestito dalla famiglia Basso, successivamente è passato di mano con una nuova conduzione, naturalmente estranea al procedimento giudiziario. Il collegio composto dal presidente Luisa Carta e dai giudici Stefania Letizia e Selene Ruberto – pubblico ministero Giacomo Gustavino (nella foto accanto al titolo) – ha condannato a 5 anni di reclusione Giuseppe Basso. Due anni per i figli Francesca e Gian Battista. Mentre è stato condannato a 4 anni Giancarlo Fiori, che al tempo svolgeva il ruolo di amministratore. I quattro erano già stati rinviati a giudizio dal giudice Mario De Bellis nell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza sulla situazione economica connessa alla Trattoria da Iseo, il notissimo ristorante gestito da Giuseppe Basso a Porto Venere. Inizialmente l’inchiesta ha visto coinvolte otto persone a vario titolo in bancarotta fraudolenta. In tre, Luca Pagni, Lamberto Scatena e Riccardo Morelli, avevano deciso di essere giudicati col rito abbreviato e sono stati assolti per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. A giudizio invece erano finiti Giuseppe Basso insieme ai figli Federica Basso e Gian Battista nonostante per alcuni reati contestati anche per loro fosse arrivato il non luogo a precedere. Era finito a giudizio anche anche Giancarlo Fiori che risultava socio e amministratore unico dell’azienda. Ruolo svolto dal 20 marzo al 14 aprile 2014 e successivamente liquidatore.

L’indagine delle fiamme gialle coordinata nel tempo dal pubblico ministero Rossella Soffio e successivamente da Antonio Patrono aveva portato alla luce operazioni sospette sul fallimento della ’Trattoria da Iseo’ dichiarato dal tribunale della Spezia il 10 dicembre 2014. Della società era stato amministratore unico fino al 20 marzo 2014 Giuseppe Basso. Secondo l’accusa avrebbe versato oltre 74mila euro nel corso dell’esercizio 2012 a favore della nuova società ’Trattoria da Iseo Porto Venere srl’, oltre a un un ulteriore importo di 250mila euro. Denaro in cassa al 31 dicembre 2013, mai consegnato al curatore fallimentare Davide Vescovi. Sempre secondo la linea accusatoria Giuseppe, Federica e Gian Battista Basso avrebbero poi distratto le imbarcazioni ’Locanda Lorena’ e ’La Maiella’, vendute alla cifra di 3mila euro ciascuna. Inoltre il titolare della notissima attività di ristorazione, meta di turisti e di tanti big del mondo dello spettacolo e dello sport Giuseppe Basso non avrebbe presentato la dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 2012, evadendo l’imposta in misura non inferiore a 52mila euro. Inoltre Giancarlo Fiori avrebbe acquistato sempre da Giuseppe Basso un immobile adibito a magazzino alla Grazie per un corrispettivo di 120mila euro mai però versato. Adesso sono arrivate le condanne ma sono ancora in corso due procedimenti.

Massimo Merluzzi