REDAZIONE LA SPEZIA

Arte, storia e letteratura a Villa de Nobili Il nostro passato raccontato da Gianni De Nobili

Un incontro speciale in un contesto bucolico per scoprire l’antico fascino del nostro territorio

Immersa tra vigneti e ulivi, Villa de Nobili è una villa centenaria poco fuori dal borgo di Vezzano Basso. La 3A vi si è recata in visita, accolta da Gianni de Nobili, per approfondire insieme a lui il legame tra Mario Tobino e il nostro paese, ripercorrere la storia della vita dell’autore e la storia della villa. Anticamente la proprietà era un piccolo borgo risalente al 1600 composto da case coloniche, locali agricoli, un frantoio e una fornace, immersi in un podere di sette ettari dove si coltivavano grano, viti e ulivi. Tutto questo rendeva il borgo completamente autosufficiente. Nel Settecento vennero costruite la villa padronale e la cappella privata, dove la famiglia de Nobili si ritirava in preghiera. La proprietà apparteneva un tempo alla famiglia dei Conti Picedi, che la passò ai De Nobili come dote per il matrimonio di una figlia. Oggi sono ancora visibili tracce del granaio e la villa è stata trasformata in un’azienda agricola. L’antico frantoio è stato restaurato ed è diventato un museo e sede di convegni. Un lungo pergolato in sasso univa la villa alle pendici del paese. Oggi è stato tagliato per dare spazio alla strada carrozzabile, che prende il nome “I castagneti”. Il proprietario ci ha raccontato che il podere non fu mai oggetto di diatribe tra Vezzano Alto e Basso, proprio grazie alla sua posizione e per il fatto che i proprietari nel 1666 si trasferirono a La Spezia. Questo lo rese una vera oasi di tranquillità. Discutendo dell’antica rivalità tra l’Alto e il Basso, de Nobili mette a confronto le due parti ma conclude affermando che ciò che differenzia veramente l’amore per l’uno o per l’altro è soltanto il cuore, il luogo dove sei nato.