REDAZIONE LA SPEZIA

Area Marina, aziende al contrattacco Ricorso al Tar. "Bloccate il bando"

Diciassette imprese puntano il dito sul nuovo regolamento per le attività di noleggio e trasporto passeggeri. Caduta nel vuoto la richiesta di un tavolo di confronto, è partita la battaglia legale affidata agli avvocati. .

Area Marina, aziende al contrattacco Ricorso al Tar. "Bloccate il bando"

Le polemiche e le proteste contro quanto deciso dal Parco nazionale sono state immediate ed accese. Ora, sul bando pubblico lanciato dall’ente di Manarola per l’assegnazione delle autorizzazioni all’esercizio delle attività di locazione o noleggio di unità da diporto all’interno dell’Area marina protetta, arriva la spada di Damocle del ricorso al Tar presentato da un gruppo di imprenditori, intenzionati a veder annullato l’iter per il conferimento delle ‘licenze’. Diciassette le imprese che si sono rivolte al tribunale amministrativo, tredici delle quali con sede nei Comuni delle Cinque terre, con il ricorso che chiede ai giudici di pronunciarsi anche sull’istanza di sospensione degli atti impugnati. Lo scontro giudiziario è apparso per certi versi inevitabile, in quanto le proteste sono scoppiate da subito, ovvero da quando il Consiglio direttivo del Parco lo scorso marzo aveva approvato il nuovo disciplinare integrativo al Regolamento e organizzazione dell’Area marina protetta, con gli uffici di via Discovolo che a stretto giro di posta avevano pubblicato il bando per le attività di noleggio e locazione e quello per trasporto passeggeri e visite guidate, fissando la scadenza alle 12 di oggi.

La richiesta di sedersi a un tavolo per rivedere quanto deciso è caduta nel vuoto, ‘costringendo’ diverse imprese ad assoldare un legale per veder annullato l’iter di gara. Tra i motivi che hanno provocato i mal di pancia delle imprese – e che sono stati riportati anche nel ricorso al tribunale amministrativo – il fatto che le nuove regole impedirebbero a molte imprese la partecipazione ai bandi. Ad esempio, per i conducenti delle unità da diporto da quest’anno è diventato obbligatorio l’attestato di partecipazione al corso di formazione ambientale organizzato dal Parco, ma la giornata formativa sarebbe stata calendarizzata in ritardo, impedendo agli operatori di acquisire i requisiti necessari per poter partecipare al bando. Altro aspetto è la necessità, per le imprese della nautica con sede operativa nei Comuni che rientrano nell’Area marina protetta, di allegare alla domanda l’indicazione dell’assegnazione del posto ormeggio rilasciato dai Comuni delle 5 terre, pena l’esclusione dal bando: una richiesta che rischia di rimanere inevasa a causa dei ritardi dei Comuni nel disbrigo delle procedure per l’assegnazione delle boe di ormeggio". Sul nuovo regolamento avevano manifestato le proprie perplessità anche le associazioni di categoria, con Cna e Confartigianato che solo poche settimane fa avevano messo nel mirino non solo le novità del regolamento ma anche lo scarso coinvolgimento del Parco nei processi decisionali, e perfino la politica, con il Pd spezzino ad animare un dibattito finito ora davanti ai giudici.

Matteo Marcello