MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Appartamento a luci rosse: blitz della Municipale in un palazzo

La segnalazione dall’amministratrice del condominio. Denunciata una cinese di 47 anni per favoreggiamento della prostituzione

Intervento della polizia locale (foto repertorio)

La Spezia, 14 giugno 2023 – Un’indagine della polizia locale della Spezia ha fatto scoprire una casa di appuntamenti a luci rosse nel quartiere di Mazzetta, non lontano dal tribunale, smascherando la donna che gestiva l’attività.

Tutto è partito da una segnalazione dell’amministratrice del condominio che aveva informato la polizia locale di un via vai sospetto in un appartamento dello stabile. E’ stato presentato un esposto al comando di viale Amendola dopo un’accesa riunione condominiale sul tema della sicurezza all’interno del palazzo. Ricevuta la segnalazione, gli operatori della sezione di polizia giudiziaria e sicurezza urbana si sono messi al lavoro scandagliando il web su siti specializzati in materia di incontri a luci rosse.

Le ulteriori indagini hanno portato a dimostrare l’esistenza di un’attività di prostituzione all’interno del condominio in via XXIV Maggio. Gli agenti della polizia locale, predisposti tutti gli accorgimenti necessari, fingendosi dei clienti sono riusciti ad introdursi nell’appartamento dove era evidente un’attività di prostituzione per la composizione degli arredi e dei vari accessori erotici in bella mostra.

Nello svolgimento di ulteriore attività investigativa gli agenti guidati dal comandante Francesco Bertoneri, ascoltando la prostituta cinese, una cinquantenne residente nel Veneto e regolare In Italia, emergevano elementi inconfutabili che facevano ritenere avviata in città la sua attività.

La donna infatti, giunta alla Spezia pochi giorni prima, aveva ricevuto da una connazionale le chiavi dell’appartamento ed un telefono cellulare per esercitare la “professione”, inoltre quest’ultima le procurava clienti e provvedeva al pagamento dell’affitto dell’appartamento nel quale esercitava.

Dalle indagini emergeva come fosse stato studiato un vero e proprio “disciplinare operativo” in caso di overbooking di clienti: vi erano infatti procedure ben definite sul dove ottenere una prestazione sessuale senza troppe attese in caso di indisponibilità della prostituta.

Per la “basista” cinese, una quarantasettenne regolare sul territorio italiano, anche lei prostituta, è scattata la denuncia a piede libero. Difesa dall’avvocato di fiducia Cesare Bruzzi Alieti, deve rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Non sono emersi elementi a carico del proprietario dell’appartamento che risultava affittare regolarmente l’abitazione ad una terza persona, per il quale saranno avviate le procedure civilistiche di sfratto per gravi inadempienze contrattuali.

«L’efficienza investigativa e l’immediata presa in carico delle segnalazioni fatte dai cittadini - dichiara l’assessore alla sicurezza Giulio Guerri - sono alla base dell’attività attraverso la quale la nostra polizia locale assicura il proprio costante e concreto contributo all’azione di contrasto delle varie forme di illegalità e criminalità, nel quadro generale del lavoro portato avanti dalle forze che costituiscono il dispositivo di sicurezza cittadino. Mi congratulo con il nostro personale per l’operazione condotta in porto con successo".