CORRADO RICCI
Cronaca

“Sto morendo di sete, aiuto”. Anziano in una Rsa chiama i carabinieri per dissetarsi

L’uomo non riusciva a raggiungere con la mano la pulsantiera del letto per dare l’allarme. La direzione: "Un errore, chiediamo scusa ai familiari del paziente". Lui poi li loda davanti ai militari

Carabinieri di notte (Foto repertorio Ansa)
Carabinieri di notte (Foto repertorio Ansa)

Monterosso (La Spezia), 5 agosto 2023 – Il desiderio di bere, per un anziano allettato in una Rsa, era diventata una necessità, nella notte a cavallo fra il 27 e il 28 luglio scorso, nel pieno della calura. La pulsantiera dell’allarme non era a portata di mano. E, visto che le richieste verbali di aiuto non venivano ascoltate, ha pensato bene di ricorrere al telefono, posizionato sul comodino e raggiungibile. Fra tutti i numeri che poteva fare ha scelto il 112. "Sto morendo dalla sete ma nessuno viene a dissetarmi; aiuto!" ha detto con voce sofferente e implorante. Quanto è bastato per indurre la centrale unica di soccorso a mobilitare Carabinieri e 118. I primi, più vicini alla Rsa, sono arrivati a stretto giro, con l’effetto indotto: acqua a volontà per l’ospite a rischio disidratazione. E’ seguito l’accertamento medico: nessun altro bisogno. E poi ancora le scuse: "Ci dispiace dell’errore. E’ la prima volta che succede, non succederà più. Ci scusi....". Parola del direttore della Rsa Padre Semeria di Monterosso, Marco Delucchi, che dà riscontro alla narrazione dei fatti veicolata alla redazione e sottoposta al suo vaglio per chiudere il cerchio.

Cosa era successo?

"Che il cavo dell’allarme della pulsantiera, durante gli interventi di pulizia del paziente, era stato avvolto sulla testiera del letto e lì erroneamente lasciato, divenendo così il dispositivo di emergenza irraggiungibile. Un errore, che condividiamo insieme: la nostra è una squadra" dice il direttore della struttura gestita da un consorzio Padre Semeria che la conduce su mandato dell’Opera nazionale del Mezzogiorno d’Italia di filiazione religiosa. Una struttura che, è giusto ricordare, si era distinta all’epoca del Covid-19: ospiti protetti ancor prima che scattasse l’off limits alle visite; nessun contagio interno semmai la beffa di contagi ospedalieri per ricoveri indotti da altre patologie.

L’anziano dissetato - torniamo all’attualità - è poi stato preso a verbale dei Carabinieri. Nessuna denuncia da parte sua anzi il riconoscimento di abituali premure, e tanta umanità, da parte del personale infermieristico e sociosanitario. Gli operatori, fra i vari compiti, hanno quello del controllo diretto, ogni due ore, dei pazienti allettati. Un margine di tempo nel quale è maturata la sete incontrollata dell’anziano, complice la temperatura africana di quella notte.

Dai sommari accertamenti svolti dai carabinieri non sono emerse ’ricorrenze’ di casi. La notizia resta circoscritta, nel tempo e dello spazio: quello di una sola camera, una sola notte.