
Manifestazione pro Ucraina
La Liguria ‘apre’ gli alberghi e le altre strutture ricettive per l’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina. La Regione ha lanciato un bando per individuare attività da destinare all’ospitalità temporanea della popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Le proiezioni legate a un’ulteriore recrudescenza dell’invasione russa e di conseguenza al possibile maggiore afflusso di persone hanno spinto l’ente regionale ad avviare, grazie ai fondi di Protezione civile, un nuovo ‘canale’ rispetto a quello già aperto dalle Prefetture regionali. Il bando, pubblicato dopo una concertazione con le associazioni degli albergatori, scade il prossimo 29 marzo: la tariffa massima riconosciuta per il servizio di pensione completa ammonta a 80 euro al giorno per ogni persona ospitata, soglia tra le più alte a livello nazionale (la media si attesta infatti attorno ai 60 euro). Una mossa dettata sia dal numero di strutture ricettive presenti in Liguria – esiguo rispetto ai numeri di altre regioni – sia dalla necessità di incentivare gli albergatori ad aderire nonostante la stagione turistica sia ormai prossima alla partenza. Va in questo senso anche la decisione di riconoscere un importo del 30% sulla tariffa aggiudicata per ogni posto letto messo a disposizione ma non utilizzato. Le offerte presentate dovranno individuare una percentuale di ribasso rispetto a tale importo, nonché una riduzione della tariffa per l’ospitalità di bambini sotto i 10 anni. Quali sono i requisiti? Gli albergatori dovranno mettere a disposizione almeno 5 camere (singole, doppie, triple e quadruple provviste di servizi igienici, con tv e collegamento wi-fi) e garantire un servizio di manutenzione ordinaria delle stanze, comunicazione delle presenze alla Questura, servizio continuo di reception, pensione completa anche con eventuale ricorso a pasti esterni, e dovranno garantire anche l’accoglienza di animali da affezione di piccola taglia. I contratti saranno attivati per una durata minima di 30 giorni e massima di 90 giorni, e potranno essere rinnovati. "Un piano di Protezione Civile di prima accoglienza – spiega l’assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone – che si aggiunge alle due strutture ex Covid e che sarà di supporto delle Prefetture. Crediamo che il bando costruito anche con l’apporto delle associazioni possa avere un buon riscontro.
Stiamo anche lavorando per trovare in tutte le province luoghi che siano dei veri e propri hub in cui ospitare tutte queste realtà. Posti che siano comodi da raggiungere e dove i cittadini ucraini possano trovare tutte le risposte di cui hanno bisogno". Intanto, crescono i numeri dell’accoglienza e le manifestazioni di solidarietà. In Liguria sono stati presi in carico dalla task force 3288 profughi ucraini, dei quali 354 nello Spezzino: il 40% è rappresentato da donne e un altro 40% da minori. Intanto, due le iniziative di sostegno che avverranno nel week end. Oggi alle 18.45 un corteo organizzato dalla comunità ucraina muoverà da piazza Saint Bon: sono state invitate anche le associazioni di altre comunità di cittadini stranieri residenti in città. A Monterosso domani stand rappresentativo del progetto ‘Tir per l’Ucraina’ per raccogliere aiuti umanitari.