CHIARA TENCA
Cronaca

Affondo del Pd: "Una gestione fallimentare"

I consiglieri del Pd Andrea Montefiori (nella foto), Martina Giannetti, Dino Falugiani, Marco Raffaelli, Andrea Frau e Piera Sommovigo...

I consiglieri del Pd Andrea Montefiori (nella foto), Martina Giannetti, Dino Falugiani, Marco Raffaelli, Andrea Frau e Piera Sommovigo...

I consiglieri del Pd Andrea Montefiori (nella foto), Martina Giannetti, Dino Falugiani, Marco Raffaelli, Andrea Frau e Piera Sommovigo...

I consiglieri del Pd Andrea Montefiori (nella foto), Martina Giannetti, Dino Falugiani, Marco Raffaelli, Andrea Frau e Piera Sommovigo lanciano il loro j’accuse sulla questione Atc, in concomitanza con lo sciopero appena proclamato, "con motivazioni e implicazioni tutte nostrane". "Lo andiamo sostenendo da anni: i guai dell’azienda di trasporto spezzina vanno ben oltre le problematiche che affliggono il settore" esordiscono. I consiglieri puntano il dito contro la gestione aziendale e politica degli ultimi anni, soprattutto contro il "disimpegno, nei fatti, dell’amministrazione comunale nel finanziamento del servizio dopo avere scelto l’affidamento in house". E denunciano tagli nell’ordine di 500mila euro all’anno. "Si sono aggiunti quelli della giunta regionale (nel completo silenzio del comune capoluogo) che solo per il 2024 e 2025 valgono 1,5 milioni di euro". Non solo: cruciale per loro è l’assenza di "nuovi investimenti, che dovrebbero essere la normalità se davvero lo si ritenesse una priorità nell’ambito dei servizi pubblici per i cittadini".

Altra criticità è rappresentata dalle condizioni dei lavoratori "i meno pagati tra i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale liguri". "La totale assenza di politiche per il personale ha portato Atc a non essere più lavorativamente ambita, come dimostrato dalla bassa partecipazione ai concorsi banditi dall’azienda, un tempo considerata un ambito punto di arrivo professionale. Non dimentichiamo l’incapacità di ripensare il servizio nel suo complesso, adeguando percorsi e frequenze alle mutate abitudini delle persone. Su questi tre aspetti attendono risposte i lavoratori e la città" concludono.