Settant’anni e non sentirli. E’ un traguardo importante quello che l’Accademia italiana della cucina festeggerà nel 2023 con una serie di eventi che coinvolgeranno anche la Delegazione della Spezia. L’appuntamento clou, dopo le varie conviviali che, da inizio anno, già si sono svolte in provincia, è stato fissato per il prossimo 16 settembre con un convegno di rilevanza nazionale, accompagnato da una serie di iniziative collaterali, nella suggestiva cornice della Villa Romana del Varignano, alle Grazie. E’ lì che esperti di tradizioni gastronomiche e cultori di storia si confronteranno sulla produzione olearia e il ruolo che questa coltivazione da secoli svolge nell’ambito dell’economia agricola della provincia. Una location non casuale, visto che la Villa Romana conserva il più antico frantoio oleario della Liguria. L’intesa sul tema e la sede del convegno è stata raggiunta tra il direttore del sito archeologico della Villa Romana Marcella Mancusi e la delegata Aic della Spezia Marinella Curre Caporuscio. Ad anticipare l’iniziativa, che vedrà protagonisti molti esperti - fra cui il professor Alberto Ballarini, presidente onorario dell’Accademia della cucina e anche eccellenze imprenditoriali del settore come i produttori Lucchi e Guastalli - è stata, nell’ultima conviviale Aic svoltasi al ristorante "Il Quadrato" di viale Amendola, la stessa Marinella Curre. La delegata ha svelato alcune "chicche" dell’evento celebrativo, come l’arrivo in barca alla Villa e la possibilità di visite guidate al sito, oltre all’immancabile appuntamento conviviale in programma al Ristorante della Baia, alle Grazie. La conviviale svoltasi l’altra sera alla Spezia - con la regia organizzativa dell’avvocato Sergio Romanelli in veste di simposiarca - ha offerto l’opportunità di un’ apprezzatissima cena a base di pesce cucinato secondo la tradizione ligure-spezzina dallo staff del patron del locale Stefano De Lisi con gli chef Maria Giovanna Radano, Francesco Centi e Gaetano Barreca, ‘specialista’ del reparto pizza.
F.A.