REDAZIONE LA SPEZIA

A Ceparana la nuova caserma dei carabinieri

Il Comune pronto a mettere a disposizione dell’Arma un’area pubblica dove realizzare l’edificio, in sostituzione dell’attuale sede

Una nuova caserma per i carabinieri di Ceparana? È più di un’opportunità, quella concessa dalla manovra con cui il governo, nell’ultima Legge di Bilancio, ha stanziato importanti risorse per la realizzazione di un programma decennale di rinnovo del patrimonio infrastrutturale dell’Arma, finalizzato alla costruzione di nuove caserme di proprietà e denominato ‘Casa del Carabiniere 2030’. Tra i nuovi presidi dell’Arma potrebbe rientrare appunto quello della stazione di Ceparana, che ora opera in un’immobile di proprietà comunale situato nelle adiacenze della cittadella degli studi ceparanese, e all’interno del quale trova posto anche l’avamposto dei colleghi di Calice. A dare gambe all’iniziativa è stato il comandante della Compagnia di Sarzana, che nei mesi scorsi ha avviato un confronto con l’amministrazione comunale bolanese per individuare un’area pubblica sulla quale realizzare il nuovo edificio. Alla fine, la scelta è ricaduta su un’area di 2285 metri quadrati, situata in fregio a via Feletta a Ceparana, che il Piano urbanistico comunale ha destinato a ‘Servizi e attrezzature di interesse comune’, e sulla quale è possibile realizzare un edificio di circa 1140 metri quadrati, oltre a un piano interrato da adibire a box per le auto di servizio e cantine. Un’area che è stata giudicata idonea dall’Arma, con la Compagnia di Sarzana che lo scorso 23 marzo ha confermato l’interesse all’acquisizione della disponibilità dell’area per la costruzione della nuova caserma ceparanese e ha chiesto al Comune il formale impegno alla relativa cessione.

Da qui, la decisione dell’amministrazione guidata da Alberto Battilani di portare la pratica nella prossima riunione del consiglio comunale, prevista domani alle 9, per mettere ai voti la proposta che prevede la messa a disposizione dell’area da parte del Comune, mediante il trasferimento della proprietà oppure con la concessione del diritto di superficie. A spingere il Comune ad aderire all’iniziativa è in primis l’interesse a garantire la permanenza sul proprio territorio del presidio dell’Arma dei carabinieri, che storicamente si è sempre distinta nel contrasto alle attività illecite e nella salvaguardia della sicurezza pubblica. Inoltre, la realizzazione della nuova caserma permetterebbe al Comune di recuperare l’attuale edificio in uso all’Arma ma di proprietà comunale, che a quel punto potrebbe essere utilizzato per scopi sociali.

Matteo Marcello