
I tre esponenti dell’opposizione: Davide Bartolini (Partito Democratico), Carlo De Martis (Grosseto Città Aperta) e Giacomo Gori (Movimento Cinque Stelle)
Grosseto, 1 agosto 2023 – Respinta a maggioranza la mozione presentata dalla minoranza (Pd, Grosseto Città Aperta e Movimento 5 Stelle) contro l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante a Grosseto. Ieri il Consiglio comunale ha respinto l’istanza.
“Quello che è accaduto nella sala del Consiglio è la logica conseguenza di quello che è successo in questi mesi – inizia Carlo De Martis, capogruppo di Grosseto Città Aperta – Si tratta di una brutta pagina per tutta la città di Grosseto. Diciamo che ce lo aspettavamo". De Martis prosegue: "Il voto contro era pressoché scontato. Purtroppo questa votazione è arrivata solo dopo l’intervento Prefettizio. Il che fa capire la gravità di quello che avevano ideato gli amministratori. Adesso toccherà alla Prefettura decidere valutando anche se ci saranno rilievi di ordine pubblico" Parla di cosa gravcissima anche Giacomo Gori, capogruppo del Movimento 5 Stelle. "La sorte della mozione era segnata – dice – ma quello che a noi premeva era il rispetto istituzionale rispetto a queste macroscopiche forzature fuori legge. C’è stato un vero e proprio attentato che non stato ben compreso dalla cittadinanza. Rimane un atteggiamento incomprensibile da parte della maggioranza che ha dimostrato una spavalderia pericolosa".
"Il sindaco Colonna su Via Almirante ha rinunciato ad ascoltare l’opinione pubblica ed ha deliberatamente deciso di dividere la città denigrando i valori della Repubblica e della Costituzione: è stata infatti oggi bocciata in Consiglio comunale la mozione delle opposizioni per evitare di intitolare una strada di Grosseto al gerarca fascista – ha invece detto il deputato Pd Marco Simiani – Il risultato di questa mancanza di dialogo, dettata da una volontà di protagonismo del primo cittadino che ormai da mesi non si occupa però dei problemi reali della città, sarà l’opposto della ‘pacificazione’ da lui tanto ventilata: intitolare la toponomastica locale a chi ha promosso la propaganda razziale e firmato editti che hanno portato all’uccisione di cittadini anche nei nostri territori non farà altro che alimentare tensioni sociali. Va comunque un plauso al Partito Democratico cittadino – chiude Simiani – ed altre opposizioni che hanno cercato in questi mesi di risolvere la situazione cercando il dialogo con il sindaco ma ricevendo in cambio soltanto porte chiuse".