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Grosseto, l’assessora Nardini contro il sindaco: “Mi preoccupa via Almirante”

L’amministratrice regionale: “In nome della pacificazione nazionale, è stata avanzata una proposta come se non ci fosse alcuna differenza tra chi aderì al fascismo e chi invece vi si oppose”

L’assessora regionale Alessandra Nardini

Grosseto, 25 aprile 2023 – Anche la Regione, con l’assessore al Sociale, Alessandra Nardini, interviene sul 25 aprile.

«Sono passati 78 anni e siamo ancora a discutere sul 25 aprile che dovrebbe essere, indiscutibilmente, la festa laica più importante per ogni italiana e ogni italiano. Il 25 aprile è la data fondativa della nostra democrazia, come l’antifascismo è il fondamento della Costituzione. L’antifascismo non solo è presente nella XII Disposizione transitoria, ma ovunque: nel riconoscimento della dignità del lavoro, dei diritti sociali e civili, nelle libertà, nell’uguaglianza, nel principio di inviolabilità della persona che la Costituzione sancisce.  L’opposto del nazifascismo, da cui taluni faticano a distaccarsi, proprio come dai cimeli dell’epoca. Ho letto con profondo sconcerto le dichiarazioni di La Russa, che seguono quelle revisioniste su via Rasella. Parole inaccettabili, ancor di più da parte della seconda carica dello Stato. La storia non va negata, né riscritta, ma studiata, a partire dalla scuola, dove si formano cittadine e cittadini liberi e consapevoli. Mi preoccupa questo clima: l’attacco fascista alla sede nazionale della Cgil, il pestaggio squadrista davanti al Liceo Michelangelo di Firenze, le svastiche che tornano a imbrattare cippi e lapidi in ricordo di partigiane e partigiani, donne e uomini che oggi celebriamo e a cui dobbiamo un’Italia libera e democratica.  Mi preoccupa la proposta del sindaco di Grosseto che, in nome della pacificazione nazionale, vuole intitolare una via ad Almirante e una a Berlinguer, come se non ci fosse differenza tra chi aderì al fascismo e chi vi si oppose. Mi preoccupa un Paese che non ha ancora saputo fare, fino in fondo, i conti con la storia. La Toscana è orgogliosamente antifascista, lo abbiamo esplicitato anche nello Statuto regionale e continueremo a combattere ogni rigurgito nazifascista. Viva la Resistenza, Viva l’Italia libera".