NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Punto di Orlando: "Aiuti ai negozi tadizionali"

GROSSETO Il commercio di prossimità torna al centro dell’agenda economica con la riunione del Tavolo nazionale della Moda presso il Ministero...

GROSSETO Il commercio di prossimità torna al centro dell’agenda economica con la riunione del Tavolo nazionale della Moda presso il Ministero...

GROSSETO Il commercio di prossimità torna al centro dell’agenda economica con la riunione del Tavolo nazionale della Moda presso il Ministero...

GROSSETOIl commercio di prossimità torna al centro dell’agenda economica con la riunione del Tavolo nazionale della Moda presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a cui ha partecipato anche Federazione Moda Italia – Confcommercio. Un incontro definito "cruciale" da Confcommercio Grosseto, che sottolinea la necessità di azioni rapide e concrete per rilanciare il commercio al dettaglio, pilastro del Made in Italy e componente fondamentale dell’economia locale. "Apprezziamo l’intenzione di istituire un gruppo di lavoro dedicato agli operatori del commercio della moda – commenta Gabriella Orlando (foto), direttore di Confcommercio Grosseto – ma ora serve un passo in più: politiche strutturali che sostengano i negozi tradizionali contro la concorrenza sleale delle piattaforme online e la progressiva desertificazione dei centri storici". Durante l’incontro, sono state presentate proposte fiscali e normative pensate per rafforzare la filiera: detrazioni Irpef per gli acquisti di prodotti moda nei negozi di prossimità, Iva agevolata sui capi Made in Ue e sostenibili, credito d’imposta del 30% sugli affitti commerciali e un fondo per il ricambio generazionale e l’ammodernamento dei punti vendita. Altre richieste puntano a limitare i vantaggi competitivi delle importazioni extra UE, con l’abolizione dell’esenzione dai dazi sotto i 150 euro e l’introduzione di un contributo fisso per ogni pacco proveniente dall’estero. "Il rischio – avverte Orlando – è che si perda non solo un settore economico, ma un intero modello sociale fatto di relazioni, identità e presidio territoriale". Poi Orlando chiude: " Chiediamo un Patto di filiera che garantisca stesse regole per lo stesso mercato".