Grosseto: paziente aggredisce medico, che viene salvato da un'infermiera

Uil-Fpl: "Nei servizi psichiatrici territoriali carenze croniche di personale"

Ospedale Misericordia di Grosseto

Ospedale Misericordia di Grosseto

Grosseto, 23 luglio 2022 - Se l’è vista brutta un medico all'ospedale Misericordia di Grosseto. Se non fosse stato per l’intervento provvidenziale di due infermiere, forse non avrebbe potuto raccontare il terribile rischio che ha corso al lavoro nel reparto Spdc (servizio psichiatrico, diagnosi e cura).

La professionista, una psichiatra 42enne,  ha visto improvvisamente avventarglisi contro una paziente - appunto psichiatrica – che ha cercato di strangolarla, ma fortunatamente le due infermiere sono riuscite a bloccare la donna. L’incidente non è stato comunque privo di conseguenze: la dottoressa, secondo quanto diagnosticato dai colleghi dello stesso ospedale, è in prognosi fino al 31 luglio e ha sporto denuncia per l’aggressione subita.

 «È stato un atto gravissimo - denuncia il segretario di area vasta Uil-Fpl Sergio Sacchetti - che ci lascia attoniti e sconcertati, dato che non riusciamo e non riusciremo mai a capire come una persona possa recarsi a lavorare, con il rischio di perdere la vita. I servizi psichiatrici territoriali sono in sofferenza per carenze croniche di personale». 

«Le segnalazioni del sindacato - aggiunge - non hanno spinto l'Asl Toscana sud est a trovare soluzioni concrete e fattuali per l'incolumità di medici ed operatori sanitari, che prestano giornalmente il loro servizio per la cura dei pazienti. La Uil non può esimersi dal denunciare ed esporre simili che, nella fattispecie, hanno messo a rischio non solo l'incolumità, ma diremmo, anche la vita di un medico». 

«Ci auguriamo e chiediamo che si proceda ad una ineludibile ed improcrastinabile riorganizzazione - conclude Sacchetti -, con l'ineluttabile potenziamento del personale sanitario a tutti i livelli nel Spdc dell'ospedale Misericordia. Auspichiamo che ciò avvenga prima, prima che possa verificarsi l'irreparabile»