NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Pronto Soccorso in Maremma, "mancanza di personale"

Lo afferma lo stesso direttore Mauro Breggia e anche i sindacati. Corsini dell’Usb si rivolge all’Asl : "Chiediamo all’azienda sanitaria maggior confro nto"

Pronto soccorso (Foto di repertorio)

Grosseto, 11 maggio 2024 – In tutti i Pronto Soccorso della Maremma manca personale. Servirebbero più medici, più infermieri e più Oss. Sono 5 i Pronto Soccorso del territorio: Grosseto, Orbetello, Massa Marittima, Pitigliano e Castel del Piano. A questi si aggiunge un Punto di Primo Soccorso a Follonica dove sono presenti due medici ad ogni turno. A contare sul maggior numero di personale sanitario è, ovviamente, il Dea Pronto Soccorso di Grosseto.

Nel 2023 il Pronto Soccorso del Misericordia ha registrato oltre 73mila accessi, aggiudicandosi il primato dell’Asl Toscana Sud est. Qui è presente anche il Pronto Soccorso pediatrico e un Obi (Osservazione breve intensiva che conta 28 letti). "Solo al Dea di Grosseto lavorano 28 medici – commenta il dottor Mauro Breggia, direttore del Dea Pronto Soccorso di Grosseto, Direttore dell’area grossetana dei Pronto Soccorso e Direttore del dipartimento di emergenza e urgenza dell’Asl Tse – ma ne servirebbero 36. Voglio poi ricordare che i medici di Grosseto sono anche a servizio degli altri Pronto Soccorso della provincia. A Grosseto abbiamo il record di accessi, nonostante ciò abbiamo fatto registrare dei tempi di attesa buoni, mentre quelli di permanenza sono più lunghi ma sono tempi tecnici per eseguire i vari esami. Insieme all’azienda cerchiamo di capire il perché di questo alto numero di accessi e soprattutto perché non si riesce ad abbassarlo, uno dei motivi credo che sia una caratteristica tutta nostra. Non ci sono cioè abbastanza medici di famiglia a fare da filtro, così per i cittadini il Pronto Soccorso grossetano diventa il primo step".

Anche di infermieri e Oss ne servirebbero di più, infatti i 62 infermieri presenti sono pochi, ne servirebbero 74, così come per i 31 Oss, troppo pochi ne servirebbero 39. Proprio sulla questione degli oss interviene Stefano Corsini, responsabile sanità dell’Usb (Unione Sindacale di Base). "Ora abbiamo gli Oss in ‘multiproprietà’ – spiega Corsini – vagano da un reparto all’altro per coprire l’esigenza di assenza di personale. Dal nostro punto di vista è veramente folle. Chiediamo al l’azienda sanitaria un maggior confronto, abbiamo ricevuto delle rassicurazioni, cioè nessun tipo di riorganizzazione o spostamento verrà attuato senza il nostro coinvolgimento".

Nicola Ciuffoletti