NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Progetti per il rilancio del territorio. Amiata, il futuro del turismo passa dalla destagionalizzazione

La senatrice Petrucci ha organizzato un incontro fra gli operatori e la ministra Daniela Santanchè

La senatrice Petrucci ha organizzato un incontro fra gli operatori e la ministra Daniela Santanchè

La senatrice Petrucci ha organizzato un incontro fra gli operatori e la ministra Daniela Santanchè

Un incontro strategico per il rilancio turistico dell’Amiata si è tenuto a Palazzo Madama. La senatrice grossetana Simona Petrucci (FdI) ha incontrato il ministro del Turismo Daniela Santanchè, accompagnata da rappresentanti del comparto montano: Roberto Fabiani, direttore della Scuola Sci Amiata Ovest, Andrea Formento, presidente nazionale di Federfuni Italia, e Luciano Porcelloni, presidente toscano di Federfuni e vicepresidente di Impianti Sportivi Appenninici.

Al centro del colloquio, lo sviluppo turistico dell’Amiata con particolare attenzione alla destagionalizzazione e al rafforzamento dell’offerta turistica durante tutto l’anno. Un modello di promozione integrata che unisca sport, cultura e accoglienza, puntando a trasformare la montagna toscana in una destinazione competitiva e sostenibile.

"Ringrazio il ministro Santanchè per la disponibilità e la consueta attenzione alle esigenze del territorio – ha dichiarato la senatrice Petrucci –. L’Amiata ha tutte le carte in regola per diventare un modello di turismo di qualità in tutte le stagioni. Le attività locali stanno dimostrando grande dinamismo: è nostro dovere sostenerle con strumenti adeguati e con una visione politica chiara. Il governo Meloni conferma ancora una volta il suo impegno concreto per le aree interne, contro il rischio di spopolamento e marginalizzazione economica".

Soddisfazione anche da parte degli operatori. "Un grazie sentito alla senatrice Petrucci, sempre presente e vicina alle nostre realtà – ha sottolineato Luciano Porcelloni – e al ministro Santanchè, che ha dimostrato ancora una volta attenzione e ascolto. La montagna italiana, e in particolare quella appenninica, deve molto alla sua azione: non solo in termini economici, ma anche per aver restituito speranza e motivazione a tanti operatori che si sentivano dimenticati".

L’incontro, definito "prezioso" dai partecipanti, ha gettato le basi per un percorso condiviso volto a rafforzare l’identità del territorio e a far crescere la sua capacità di attrarre visitatori durante tutto l’anno. "Parlare di futuro e di potenzialità, non solo di problemi, è stata la cifra dell’incontro – ha concluso Porcelloni –. Il confronto continuerà nei prossimi mesi, con l’obiettivo di costruire un vero modello di sviluppo per le aree montane".