MATTEO ALFIERI
Cronaca

L’arte senza età. Dipinge e scrive poesie: “Questo è il mio mare. Sempre diverso”

Grazia Baldini, 83 anni, fiorentina: compone versi e quadri in spiaggia a Castiglione

Grazia Baldini, 83 anni, nella sua postazione di lavoro, al mare: ogni mattina uno scorcio diverso fissato con i colori

Grazia Baldini, 83 anni, nella sua postazione di lavoro, al mare: ogni mattina uno scorcio diverso fissato con i colori

Castiglione, 3 agosto 2025 – “Vede? Anche se io sono seduta sempre qui, quello che vedo è sempre diverso. Mai uguale”. Non c’è una motivazione precisa che porta Grazia Baldini, 83 anni, a sedersi su un seggiolino sulla spiaggia, dietro il cavalletto e una tavolozza bianca. A due passi da Castiglione della Pescaia. Con un cappello di paglia e quelle mani pronte a dipingere. Lo fa da sempre. La sua è una curiosità innata che si può sostanziare nella ricerca di nuove sensazioni o esperienze. Oppure nella sete di nuove conoscenze. Dietro i suoi occhi c’è quella voglia di rimanere viva, abbracciata alle onde del mare e dal vento.

Sono queste le sensazioni che dipinge da più di 40 anni. Opere che poi regala a chi passa. Non prima di avergli letto una poesia. Sì perchè Grazia Baldini è così: la notte compone versi e le mattine d’estate arriva, accompagnata da uno dei suoi figli, sempre nello stesso punto sulla spiaggia e dipinge. Quello che vede. “Sono nata nel 1942 – dice – e la pittura e la poesia sono sempre state le mie grandi passioni. Ho studiato ehhh. Ma da ragioniera. Quanto mi sarebbe piaciuto fare la scuola d’arte....”. Non vive di ricordi. Anche perchè non ha tempo: la conoscono tutti e tutti aspettano il loro turno per scambiare due parole o commentare l’ultima poesia scritta. “Guardi. A casa a Firenze ce ne ho un pacco così.... Le scrivo. E poi le metto da parte. Chissà un giorno se qualcuno le vorrà pubblicare.... La vuole sentire una?”.

Inizia con “Vento Solare”, scritta qualche giorno fa. Poi “Riconoscenza”. Una metrica soave, letta con garbo ed educazione. Ha fretta di iniziare l’ennesimo dipinto. “Oggi ci sono le nuvole. Mi piace questo scorcio di Castiglione, a volte riprendo anche solo il paese. Però il mare....”. Anche quello è sempre diverso, ci mancherebbe. “La prima volta che sono venuta Castiglione dai parenti avevo 4 anni. Mio padre ci montava in moto da Firenze in quattro. Io ero seduta sul serbatoio. Più che un viaggio era un’Odissea. Arrivavamo il pomeriggio del giorno dopo anche perchè l’Aurelia era dissestata dalle bombe. Ma che bei ricordi...”. Torna indietro nel tempo senza nostalgia. Anche perchè l’ineluttabilità del tempo l’accompagna da sempre. Fin da qua­ndo rimase sola a crescere due figli, Alfonso e Daniele. “Mio marito? Morì giovane di un cancro alla gola. Fumava troppo e la malattia andò veloce. Peccato, era un uomo che stava dietro solo alla famiglia. Quando vedo un giovane che fuma una sigaretta mi viene il nervoso. Avrei voglia di strappargli quella sigaretta dalla bocca”.

In quella spiaggia ci andava con lui. E non ha mai voluto cambiare. “Lo sa? Nessuno mi ha mai insegnato a dipingere. Partecipai ad una mostra a Gavorrano, negli anni ‘70 e vinsi. Quel quadro adesso è esposto a Roma”. Sperimentazione, si diceva. Grazia Baldini sta anche evolvendo la sua arte. “Adesso sto provando la spatola. Ma so dipingere a olio e acquerello. Insomma, mi piace provare”. Tra un saluto e una poesia, però, il richiamo del mare e della tavolozza è troppo forte. “Via, adesso si comincia. Tutto inizia con lo studio dei colori. Guardi quella nuvola. Ovvia proviamo a farla.....”. Mai uguale. Mai banale. Sempre arte.

Matteo Alfieri