MATTEO ALFIERI
Cronaca

Palio dei ciuchi, Funaro dipinge il cencio

L’artista: "Non un semplice premio, ma un vero e proprio affresco delle emozioni" .

L’artista: "Non un semplice premio, ma un vero e proprio affresco delle emozioni" .

L’artista: "Non un semplice premio, ma un vero e proprio affresco delle emozioni" .

Si chiama Valerio Funaro (foto), romano ma campagnatichese d’adozione, l’autore del palio dei ciuchi arrivato alla 68ma edizione che si corre la seconda domenica di settembre. Maestro d’arte diplomato a Siena, ha esposto le sue opere in contesti di rilievo. Nel 2000, la sua copia della Veronica è stata inclusa nella mostra dedicata alla Sacra Sindone al Santa Maria della Scala di Siena.

Il suo talento è stato inoltre riconosciuto nel 2002 con il premio artista emergente al XXIX appuntamento artistico e culturale di fine estate a Sant’Ansano. Oggi Valerio Funaro si definisce un "professore umanista", visto il suo amore per la filosofia.

"Mi hanno chiesto di dipingere il drappellone a Campagnatico – inizia – e sono stato davvero molto contento. E’ un’opera che è molto più di un semplice premio per la contrada vincitrice: è un vero e proprio affresco delle emozioni. Ho cercato di catturare l’essenza stessa di questa celebrazione, rendendola viva e immediatamente riconoscibile. Al centro della rappresentazione, in un primo piano carico di sentimento, un fantino neutrale che abbraccia con tenerezza la sua asinella".

"Il gesto, così semplice ma potente, non è casuale – spiega –: vuole esaltare l’emozione popolare, l’omaggio e l’amore profondo che la comunità di Campagnatico nutre per questo animale". C’è anche la Porta Sud del paese: "Un ponte visivo tra la tradizione raffigurata e la realtà che il popolo di Campagnatico vive ogni anno. In ultimo piano, dal cielo, si affaccia con un’espressione di profonda grazia la Vergine delle Grazie".