
Un momento dell’inaugurazione della mostra Lux Animae alla Chelliana
GROSSETOInaugurata la mostra Lux Animae. Fede e sacralità nel fondo antico della Biblioteca comunale Chelliana, un’esposizione che nasce con l’obiettivo di esplorare e valorizzare una parte significativa del patrimonio bibliografico, archivistico e testimoniale dell’istituto. Il percorso espositivo si concentra su documenti che affrontano il tema della religiosità e della fede cristiana, selezionati tra i più preziosi volumi conservati nel fondo cartaceo della biblioteca, e si collega idealmente alle altre due mostre già aperte in città nell’ambito delle celebrazioni per il Giubileo 2025.
"Questa mostra – dice l’assessore alla Cultura Luca Agresti – rappresenta un ulteriore tassello nel mosaico culturale e spirituale con cui Grosseto accoglie il Giubileo 2025. Lux Animae non è solo un’occasione per riscoprire un patrimonio di straordinario valore, ma anche un’opportunità per riflettere sulle radici religiose e identitarie della nostra comunità. La Biblioteca Chelliana, con la sua storia e i suoi tesori, si conferma luogo vivo di memoria, studio e dialogo. Ringraziamo lo staff della biblioteca per il costante lavoro di valorizzazione del fondo antico, che merita sempre maggiore attenzione e fruizione".
Il fondo antico della Biblioteca Chelliana è costituito da 15 pergamene, 34 incunaboli, oltre 450 cinquecentine e 188 manoscritti databili dal XIV al XX secolo. Una raccolta stratificata nel tempo, nata dall’unione di fondi di diversa provenienza che hanno composto il primo nucleo librario all’epoca della fondazione dell’istituto, nel 1860. Fondamentali, per lo sviluppo della biblioteca e per la cultura cittadina, sono state le donazioni di tre figure centrali della storia locale: il vescovo Domenico Mensini, il vicario capitolare Domenico Pizzetti e il canonico Giovanni Chelli, fondatore dell’Istituto. "Il lavoro di catalogazione portato avanti negli ultimi anni dallo staff della Biblioteca Chelliana – spiega la direttrice Anna Bonelli – ha messo in evidenza il valore del fondo cartaceo antico, adempiendo all’obbligo di conservazione e valorizzazione degli esemplari più rari. Lux Animae inaugura un nuovo capitolo nella storia dei ‘tesori’ della Chelliana, con l’auspicio che possa favorire la conoscenza e l’approfondimento del patrimonio culturale dell’istituto più antico della città".
Non resta che tuffarsi nel sapere e nel patrimonio bibliografico di cui è dotata la città, anche grazie a questa esposizione.
Maria Vittoria Gaviano