
In cinquanta, assistiti dall’Usb, hanno presentato l’istanza al Tribunale di Grosseto
Grosseto, 1 agosto 2025 – Hanno sperato di poter risolvere la controversia bonariamente, ma alla fine, assistiti dall’Usb, hanno deciso di presentare istanza al giudice del Lavoro per farsi riconoscere il diritto al rimborso di dieci anni pasti consumati privatamente perché è stata loro negata la mensa aziendale. In cinquanta, per la maggior parte infermieri, hanno firmato l’istanza al giudice del Tribunale di Grosseto. «Nonostante il Contratto collettivo del personale del Comparto sanità non lasci dubbi all’interpretazione e sancisca che hanno diritto alla mensa tutti i dipendenti, compresi quelli che prestano la propria attività in posizione di comando, questo servizio non è mai stato organizzato.
«Il servizio mensa non è previsto negli ospedali della provincia - si legge nella nota USb – per il personale che effettua il turno notturno e addirittura a Castel del Piano non è previsto nemmeno nei giorni festivi infrasettimanali e le domeniche. Tantomeno è stato attivato, come invece è stato fatto in altre aziende sanitarie toscane, una modalità sostitutiva di erogazione del pasto».
Per porre fine «a questa evidente violazione di una norma contrattuale» cinquanta lavoratrici e lavoratori, in maggioranza infermieri e operatori socio sanitari turnisti, si sono rivolti a Usb per far valere il loro diritto al servizio mensa. «Sono arrivati a questa decisione perché le varie direzioni che si sono succedute alla guida della Asl Toscana Sud Est, sono rimaste sempre sorde alle richieste, non per ultimo il tentativo di composizione bonaria fatto dai ricorrenti, su modulistica dell’avvocato Andrea Bartalucci del Foro di Grosseto che li assiste, per sollecitare la garanzia del diritto alla fruizione del pasto a tutto il personale». Davanti a questo muro di silenzio, quindi, l’avvocato Bartalucci ha depositato il ricorso volto a ottenere il riconoscimento dell’equivalente del costo unitario dei pasti non goduti negli ultimi dieci anni.