NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

"Mancate le politiche a favore del settore. Puntiamo alla scuola"

Parla il direttore di Cna, Anna Rita Bramerini "Dobbiamo insegnare ai giovani la cultura d’impresa" .

Parla il direttore di Cna, Anna Rita Bramerini "Dobbiamo insegnare ai giovani la cultura d’impresa" .

Parla il direttore di Cna, Anna Rita Bramerini "Dobbiamo insegnare ai giovani la cultura d’impresa" .

GROSSETOIl calo degli artigiani in Italia e nella provincia di Grosseto non è più una novità, ma un dato strutturale che anno dopo anno si conferma, aggravandosi. "Purtroppo, questi numeri non ci sorprendono – commenta Anna Rita Bramerini (foto), direttrice di Cna Grosseto –. Anche attraverso il rapporto sull’economia elaborato dalla Camera di commercio della Maremma e del Tirreno e le analisi del nostro Centro Studi nazionale, ogni anno vediamo chiaramente gli effetti dell’inverno demografico sul tessuto socioeconomico, e la nostra provincia non fa eccezione". Secondo Bramerini, la diminuzione del numero di imprese artigiane è legata a fattori profondi. Da un lato, l’invecchiamento della popolazione e la riduzione delle nascite hanno un impatto diretto sulla vitalità economica del territorio. Molte aziende chiudono per il raggiungimento dell’età pensionabile dei titolari, senza che vi sia un adeguato ricambio generazionale. Dall’altro lato, la cultura d’impresa si sta affievolendo: sempre meno giovani vedono l’autoimprenditorialità come un’opportunità concreta."Le nostre imprese – prosegue Bramerini – sono per la maggior parte a conduzione familiare o individuale. Non hanno dietro grandi società o fondi di investimento. È evidente che, in un contesto demografico e culturale come quello attuale, soffrano in modo particolare". Per invertire questa tendenza, Cna Grosseto da tempo ha avviato progetti mirati come "Artigiani del futuro", che porta la cultura dell’impresa nelle scuole, e "IdeArti", un concorso che premia le migliori idee artigiane con contributi economici e percorsi di coaching. Inoltre, la confederazione ha recentemente sottoscritto un protocollo nazionale con il Ministero dell’Istruzione per promuovere l’impresa come strada percorribile anche per i giovani."Il confronto diretto con gli studenti, il racconto delle storie imprenditoriali del territorio e il sostegno alle idee dei giovani sono strumenti fondamentali – sottolinea la direttrice –. Fare impresa non è facile, ma può dare grandi soddisfazioni. Occorre però creare le condizioni affinché le nuove generazioni possano provarci davvero". I giovani imprenditori della Cna hanno anche elaborato proposte concrete per rilanciare l’impresa giovanile: tra queste, il riconoscimento del ruolo formativo delle imprese, la semplificazione dell’accesso al credito, il potenziamento delle tutele per i titolari di partita iva e una politica fiscale che favorisca il passaggio e la cessione d’impresa. "Trent’anni fa – conclude Bramerini – l’Italia avrebbe dovuto avviare politiche strutturali a sostegno delle famiglie numerose e dell’imprenditoria giovanile, come hanno fatto altri Paesi europei".N.C.