
Il prefetto Paola Berardino accompagnata dal colonnello Sebastiano Arena
Una festa. Per ricordare che da 211 anni l’Arma dei Carabinieri è al fianco dei cittadini. Nel piazzale della caserma "Canzanelli", nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri hanno testimoniato alle autorità civili e religiose della Maremma cosa vuol dire essere a "servizio" di una comunità. "In questo cortile – ha iniziato il Comandante provinciale, Sebastiano Arena – è schierata una rappresentanza dei carabinieri che prestano servizio qui, nel capoluogo, come negli altri 27 comuni della provincia di Grosseto, in cui le stazioni carabinieri, architrave della nostra istituzione, costituiscono l’unico presidio statale di polizia. Quest’anno ricorre il 110° anniversario della battaglia del Podgora, avvenuta durante la I Guerra Mondiale. in quell’occasione, il 19 luglio del 1915, i carabinieri del 1° reggimento mobilitato si distinsero per aver condotto l’assalto agli inespugnabili apprestamenti difensivi austriaci a quota "240" del monte Podgora, avanzando senza nessuna titubanza e senza il minimo sbandamento, nonostante le gravi perdite riportate. quelle gesta sono rimaste fulgidamente iscritte nella storia dell’arma". Una festa che serve per tracciare il bilancio dell’attività: "Nell’ultimo anno le nostre stazioni carabinieri hanno accolto più di 39661 persone per i motivi più disparati: per ricevere denunce, per incombenze di carattere amministrativo ma non di rado anche solo per fornire dei consigli. Sotto il profilo della prevenzione, nell’ultimo anno l’Arma ha proiettato sul territorio complessivamente 27.198 pattuglie, con una media di 74 servizi al giorno: un evidente incremento rispetto ai dati dell’anno passato". In tema di contrasto alla criminalità "sono stati conseguiti – chiude Arena – rilevanti risultati (136 persone tratte in arresto e 1487 denunciati, sia in flagranza di reato che nell’ambito di attività investigative. In tema di repressione dei reati non si può certo tacere il determinante contributo che, in molti casi, è derivato dalla collaborazione dei cittadini, con segnalazioni al "112", alle stazioni carabinieri o anche veicolate da associazioni di categoria: segno tangibile che la gente di maremma partecipa fattivamente, e con dignità di piena cittadinanza, alla promozione della sicurezza"