Il pizzaiolo, il nonno, il volontario: le storie dei morti nell'incidente di Grosseto

La città è in lutto: le storie delle quattro vittime nello scontro fra un'auto e un gruppo di ciclisti

Grosseto, 14 luglio 2022 - Vite spezzate, destini che si incrociano. E una città in lutto, che annulla tutte le sue feste. Erano tutti grossetani i quattro morti della tragedia accaduta nel capoluogo maremmano, nella frazione di Braccagni.

Dove un'auto ha centrato un gruppo di venti ciclisti uccidendone tre e ferendone sei, di cui uno grave che adesso lotta per la vita all'ospedale fiorentino di Careggi, dopo il trasporto d'urgenza in elicottero. Amici uniti dalla bicicletta, ognuno con il suo lavoro e la sua attività.

La tragedia, gli aggiornamenti - L'auto ci ha preso in pieno - La videotestimonianza - Le foto dell'incidente

Amici che si ritrovavano per le uscite la domenica ma anche nei giorni infrasettimanali, quando gli impegni lo concedevano. Alcuni si sono salvati, schivando per pochi centrimetri quell'auto impazzita nella quale il guidatore ha avuto un infarto poi rivelatosi mortale. Chi si è salvato ha visto gli altri del gruppo morire. Ecco chi erano le vittime.

Mario Fiorilli

Mario Fiorilli

E' l'uomo che, sulla sua Panda, ha avuto un malore mentre procedeva in uscita da Grosseto. Un infarto, poi rivelatosi fatale. Ha perso il controllo dell'auto ed è finito contro il gruppo di ciclisti che stava sopraggiungendo, una tragica fatalità. Mario Fiorilli, 82 anni, era di Montepescali, località poco lontana dall'incidente, una frazione di Grosseto molto conosciuta, sulla sommità di una collina. Mario Fiorilli era attivo nel volontariato. Fino al marzo di quest'anno era stato consigliere della Società di Mutuo Soccorso di Montepescali. E' proprio l'associazione che esprime il suo cordoglio porgendo le condoglianze alla famiglia. Montepescali è sconvolto dalla notizia. 

Antonio Panico

Antonio Panico

Era un pizzaiolo molto conosciuto Antonio Panico, 56 anni, chiamato Tony, uno dei ciclisti travolti e uccisi dall'auto di Fiorilli. Panico era titolare della Golosa, pizzeria a Marina di Grosseto. Aveva un'altra pizzeria nel capoluogo, sulla via Castiglionese. Ma era anche un grande tifoso del Grosseto Calcio, come ricorda il sito Grossetosport. Come supporter dei biancorossi, Panico era membro del club Porta Vecchia. Un appassionato di sport, tra questi anche la bicicletta. Panico lascia la compagna e tre figli. 

Nilo Naldini

Nilo Naldini

Era un nonno amorevole e un grande sportivo Nilo Naldini, 73 anni, uno dei ciclisti morti nell'incidente di Braccagni. Lo ricorda il Gs Pattinaggio Grosseto, dove pattina la nipotina: "Un uomo, un ciclista, attento rispettoso della strada, degli automobilisti, dei compagni. Uno sportivo che amava quello che faceva. Pedalare lo faceva sentire libero, pedalare gli regalava ossigeno, gli donava vitalità. Quando parlava della sua bicicletta o delle sue passeggiate in sella alla sua bici gli brillavano gli occhi. Amava la sua famiglia, sua moglie, le sue figlie, i suoi nipoti. Era un’anima bella. Nilo è un’anima bella".

Roberto Seripa

Roberto Seripa

Aveva 71 anni Roberto Seripa ed era un grande amante della bicicletta. Tanto da averne fatto un lavoro. Era infatti titolare del negozio Bici Sport, in via Roma a Grosseto. Un punto d'incontro di tantissimi cicloamatori, che lì si ritrovavano e chiedevano consigli a Roberto e al suo staff. Ed è grande il cordoglio tra i cicloamatori grossetani. Seripa faceva parte anche lui del gruppo di amici che nella mattina di giovedì si erano ritrovati per un giro. Erano arrivati fino a Massa Marittima per poi tornare indietro. Sulla strada del ritorno la tragedia.