ROBERTO PIERALLI
Cronaca

Il trionfo a Volterra. L’Astiludio è massetano

Il Gruppo Sbandieratori e Musici conquista l’importante trofeo. Nella cittadina pisana, in piazza dei Priori, ha dato spettacolo.

Il Gruppo degli Sbandieratori e dei Musici di Massa Marittima che hanno vinto il trofeo nella sfida di Volterra

Il Gruppo degli Sbandieratori e dei Musici di Massa Marittima che hanno vinto il trofeo nella sfida di Volterra

Salgono a Volterra, Sbandieratori e Musici del Balestro, e si prendono l’artistico trofeo destinato al vincitore dell’edizione 2025 dell’Astiludio, manifestazione che vedeva in lizza gruppi di varie città dove ci si esibisce giostrando con le bandiere. Una bella soddisfazione per i componenti di questo gruppo, con la maggior parte dei protagonisti alla loro prima esperienza con un esame davanti ad una giuria di esperti, e che hanno messo alle loro spalle anche i padroni di casa. Bella soddisfazione per il gruppo massetano sostenuto ed applaudito da una fetta della tribuna occupata dai concittadini arrivati in piazza dei Priori per sostenere la compagine di Massa Marittima. A conferma che il gruppo metallifero anche dal punto di vista atletico oltre che tecnico, è ormai pronto per essere lanciato verso altre soddisfazioni, e si parla dei Campionati Italiani, nella stessa serata ha eseguito una splendida performance a Pomarance dove, con un corteggio storico solenne e ben strutturato, si celebrano i fasti della città boracifera.

Ma non c’è un attimo di riposo per i vessilli massetani che domenica saranno di scena a Grosseto, per i festeggiamenti che ogni anno vedono scendere nel capoluogo di provincia tutti i gruppi storici maremmani, e sarà un’occasione di grande prestigio per Massa Marittima che presenterà i propri sbandieratori e musici freschi vincitori dell’Astiludio. Poi, il prossimo 10 ottobre ancora dimostrazione di bravura scenografica quando le bandiere saranno di scena nella piazza del duomo massetano in occasione dei festeggiamenti e delle cerimonie in onore di San Cerbone, patrono della città.

Roberto Pieralli