REDAZIONE GROSSETO

I talk show estivi. La lotta ai casalesi raccontata da Burgio. Generale in prima linea

Domani alle 18 nell’hotel Granduca primo appuntamento con la tradizionale rassegna di incontri aperti al pubblico e gratuiti. Il militare presenterà il suo libro-verità su una sfida durissima.

Domani alle 18 nell’hotel Granduca primo appuntamento con la tradizionale rassegna di incontri aperti al pubblico e gratuiti. Il militare presenterà il suo libro-verità su una sfida durissima.

Domani alle 18 nell’hotel Granduca primo appuntamento con la tradizionale rassegna di incontri aperti al pubblico e gratuiti. Il militare presenterà il suo libro-verità su una sfida durissima.

Un calembour casereccio, colto per caso in una caserma della Folgore, così descrive il paracadutista tipo: "Uomo rude ma volgare, dedito all’alcool e alle donne di malaffare, ma che prova un brivido ogni volta che vede sventolare il Tricolore d’Italia".

E’ l’inizio della prefazione ad un volume, l’ultima opera del generale di Corpo d’armata dei Carabinieri Carmelo Burgio, ’Guerra alla camorra, assalto ai casalesi’, scritta dal già comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, che ha conosciuto bene Burgio e che aggiunge: "Se si sorvola sul retrogusto sessista, la descrizione del paracadutista trasuda di una scontata autoironia e punta dritto all’obiettivo: l’amor di Patria quale caratteristica preminente dei soldati dal basco amaranto, considerati elite militare in tutto il mondo e a qualunque esercito appartengano".

Per Carmelo Burgio, che ha ricoperto incarichi prestigiosi nell’Arma, e che Nistri ha conosciuto benissimo, essendo amici ancor prima della NunziatelLa, si tratta di complimenti, anche quando, nella prefazione a ’Guerra alla Camorra’, il comandante generale lo “pizzica” con un "in cauda venenum", sottolineando di non sposare tutte le disquisizioni che il collega fa fiorire nel corso della cronaca, dove emergono anche critiche (e non mancano esempi citati) a certi aspetti da migliorare nella gestione dell’Istiituzione. La prefazione si conclude con un invito a leggere questo libro-documento, un racconto affascinante, avvincente, una riflessione sulla lotta alla criminalità organizzata e sui rischi corsi ogni giorno di chi la combatte per proteggere la società. Una storia dettagliata, dai particolari agghiaccianti, vissuta in prima persona dall’autore che per cinque anni ha fatto l’esperienza di comandante provinciale dell’Arma a Caserta, arrestando il killer Giuseppe Setola. Un volume corposo, ben scritto, coinvolgente, che a tutti noi invia un messaggio di speranza: la lotta alla camorra, cruenta, sanguinosa, terribile può essere vinta. E domani alle 18, all’Hotel Granduca, ascoltando Carmelo Burgio presentato da Giancarlo Capecchi, sarà interessante conoscere certi aspetti tenendo presente anche cosa ha scritto un giornalista esperto del Corriere di Caserta come Gianluigi Guarino: "Aver letto in quella faccia scavata, in quel ghigno da parà d’assalto che non invecchierà mai, in quella cicatrice che sembrava muoversi, come aveva potuto acchiappare sui tetti il sanguinario che girava con duecentomila euro in contanti nelle proprie tasche: Carmelo Burgio si è fatto un’idea precisa della camorra e nel suo libro, verissimo in ogni parte, ci sono le coordinate per vincere, pensate non a tavolino ma mentre impugnava la pistola e ingaggiava i suoi duelli con assassini freddi e incalliti".

A Burgio va il grazie della direzione dell’Hotel Granduca, di Amedeo Vasellini che invita tutti "a partecipare all’incontro e anche a trattenersi poi con il generale che non si sottrae mai neanche alla curiosità di ascoltatori che spesso diventano ammiratori entusiasti".

Naturalmente parcheggio e ingresso al Granduca sono gratuiti. Inizio alle 18, per un incontro con un generale che ha passato la vita professionale a far sì che si potesse consolidare la speranza che la criminalità organizzata possa davvero essere vinta.