
Guido Dubbiosi (Pd) allarmato per le ipotesi che vengono fatte sugli insegnanti per gli studenti che hanno bisogno di assistenza speciale.
"La riduzione dell’orario scolastico degli assistenti di base per gli alunni con disabilità può compromettere la crescita dei bambini". Il Pd di Monte Argentario interviene sulle riduzioni delle ore scolastiche per un servizio necessario, puntando il dito sulle variazioni all’anno che sta per iniziare.
"Risale a qualche giorno fa la notizia che riporta il riconoscimento al Comune di Monte Argentario della Bandiera Lilla per l’impegno profuso per accessibilità e inclusione – dicono dal Partito Democratico del promontorio –. Assieme alla notizia, in parallelo e di pari passo, si fanno sempre più insistenti sulla rete e nei vari corridoi le critiche e le preoccupazioni dei nostri concittadini sulle considerevoli riduzioni che saranno apportate agli orari degli assistenti di base per gli alunni con disabilità per l’anno scolastico che sta per iniziare. Una scelta che rischia di trasformarsi in un vero e proprio ostacolo al diritto allo studio e all’inclusione. Gli assistenti di base sono figure fondamentali per garantire dignità, autonomia e partecipazione agli studenti con bisogni speciali, si occupano delle necessità primarie degli alunni e permettono loro di vivere la quotidianità scolastica con pari opportunità rispetto ai compagni. Ridurre il loro orario significa, di fatto, limitare il tempo in cui i nostri ragazzi possono frequentare la scuola in condizioni adeguate".
Secondo il gruppo dem questo può arrecare danni a chi usufruisce del servizio, soprattutto i bambini ma anche le loro famiglie.
"Non è difficile immaginare le conseguenze – dice il segretario comunale del Pd Guido Dubbiosi –: famiglie costrette a coprire lacune con enormi sacrifici, docenti lasciati soli di fronte a situazioni complesse e, soprattutto, studenti che rischiano di essere esclusi da momenti di socialità e apprendimento. È in gioco il principio costituzionale del diritto all’istruzione e la credibilità di un sistema scolastico che si dichiara inclusivo, ma che nei fatti rischia di escludere chi ha più bisogno. Risparmiare qualche euro oggi al costo di compromettere la crescita, la formazione e la serenità di un’intera generazione di alunni e di famiglie: ne vale davvero la pena?".