La presentazione di ieri dei candidati di Fratelliu d’Italia al Consiglio regionale
Hanno parlato di "Robin Hood" al contrario. Se lui rubava ai ricchi per dare ai poveri, in questo caso chi accusa lo vede un ladro inverso: "rubare" ai poveri per dare ai ricchi. Questo è l’attacco di Fratelli d’Italia alla Regione Toscana, condannata dai meloniani grossetani durante la presentazione dei candidati consiglieri FdI in Regione.
In prima linea pronti a dare supporto, presentando i candidati c’erano la senatrice Simona Petrucci e il deputato Fabrizio Rossi, quindi per il collegio di Grosseto, freschi di candidatura ci sono Luca Minucci, Simonetta Baccetti, Jurij Di Massa e Guendalina Amati.
"Non siamo per scelta il fanalino di coda della Regione Toscan, ma ci hanno fatto diventare così – attacca Rossi –. Al di là del presidenzialismo di Giani, il governatore e la Regione Toscana rimangono dei Robin Hood al contrario".
"Dobbiamo strappare il potere al Pd – dice Petrucci –. Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, è il candidato anche se ancora non c’è ufficialità, ma lo sosteniamo. La Regione non ha saputo cogliere i fondi, le opportunità che c’erano. La Regione invece di investire in opere che possono risolvere problemi nei territori, come realizzare le opere per la sicurezza idraulica per la prevenzione delle alluvioni, ha deciso di finanziare in un’opera che riguarda solo Firenze, ovvero con la tramvia".
"Dove ha messo le mani il Pd – dice Amati – è andato tutto storto. Giani ha rovinato la sanità toscana ed inoltre stiamo ancora attendendo il bando di trasporto marittimo".
"Mi metto al servizio della collettività – dice Di Massa –, perché credo in una politica fatta di competenza, ascolto e azione. Servire le istituzioni, per me, significa dare risposte concrete, tutelare i diritti, e costruire un futuro più giusto per tutti".
"Dobbiamo vincere le elezioni per togliere una sinistra che ha dimostrato di non essere capace a governare – dice Baccetti –. Abbiamo aliquote Irpef e Irap tra le più alte e in cambio i cittadini toscani si trovano un depotenziamento dei servizi sanitari". "Vogliamo un’altra visione della Toscana, anche sulla sanità – conclude Minucci –. Si decidono le carriere dei professionisti medici in base all’appartenenza politica e non in base alla meritocrazia".
Maria Vittoria Gaviano