Grosseto, dodicenne in fuga: ricerche estese a Roma

Cristiano Giordano è scomparso da scuola da lunedì: ha interagito sui social. Non ha comunque un telefono. La fuga, sembra, che fosse stata pianificata. Ricerche anche in Umbria

Cristiano Giordano, il ragazzino scomparso (Foto diffusa dalla Prefettura), forse è scappato in treno

Cristiano Giordano, il ragazzino scomparso (Foto diffusa dalla Prefettura), forse è scappato in treno

Grosseto, 23 novembre 2023 – Cristiano Giordano non si trova. Il dodicenne di origini straniere è scomparso lunedì mattina dalla scuola. Il ragazzo si è allontanato durante la ricreazione insieme a un coetaneo, che è stato invece ritrovato poco dopo alla stazione. Le forze dell’ordine, coordinate dalla Prefettura, si sono immediatamente messe sulle tracce del ragazzino che sembra svanito nel nulla. In queste ore la task force, composta da Carabinieri e Polizia, sta «allargando» le ricerche anche a Roma dove il ragazzino potrebbe essere arrivato con il treno.

Quando è stato visto alla stazione insieme al coetaneo, infatti, stavano per prendere un treno che andava verso la Capitale. Alcune persone hanno cercato di fermarli, riuscendoci però solo in parte. Uno dei due è stato bloccato, l’altro è riuscito a divincolarsi e a scappare nei campi adiacenti ai binari. Da quel giorno nessuno l’ha più visto. Non si esclude che il dodicenne sia però andato in Umbria, nella zona di Spello, dove vive la sua famiglia. Lui ha vissuto per un lungo periodo a Spello prima di entrare nella comunità terapeutica «La Crisalide» che si trova al Collecchio nel Parco della Maremma. Il ragazzo, che aveva avuto compiuto altri episodi simili, secondo quanto appreso, non avrebbe con sè il telefono, ma in questi giorni avrebbe interagito sui social. Non si esclude dunque che abbia trovato assistenza da qualche conoscente o amico che lo stia nascondendo da qualche parte. Aver interagito sui social significa infatti che ha avuto accesso ad un computer oppure ad uno smartphone.

I carabinieri stanno infatti cercando di mettersi in contatto con amici e conoscenti del ragazzino per sapere se ci siano stati contatti recenti. Forse la fuga era pianificata da tempo, come sostengono le forze dell’ordine. Nel frattempo ha parlato il babbo adottivo del ragazzo che ha lanciato un appello: «Lo aspettiamo a braccia aperte – ha detto –. Crediamo che possa essere tornato da queste parti, ma non vogliamo mettergli alcuna pressione». Intanto le ricerche continuano a 360 gradi.

Matteo Alfieri