
A Palazzo dell’Abbondanza il convegno che dà il via agli eventi per la ricorrenza
MASSA MARITTIMA"La piazza, patrimonio della comunità" è il titolo dell’iniziativa che si è tenuta ieri mattina a Massa Marittima, nel Palazzo dell’Abbondanza, per dare il via alle celebrazioni per gli 800 anni dalla nascita del Libero Comune. L’evento, promosso dal Comune con la collaborazione dell’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Grosseto, ha visto la partecipazione di studiosi e professionisti che nei rispettivi ambiti, in questi anni, hanno approfondito lo studio della città.
Sono intervenuti, dopo i saluti istituzionali del vicesindaco Maurizio Giovannetti, Nicola Bellini, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Giulia Galeotti, Alessandro Fichera, Andrea Scalabrelli, Stefano Giommoni, Giulio Conti, Bernardo Claus (architetti e archeologi). Ha moderato la mattinata lo storico Marco Paperini.
"Abbiamo approfondito il ragionamento sulla piazza dal punto di vista architettonico, ma soprattutto come centro nevralgico delle attività. – afferma Maurizio Giovannetti, vicesindaco di Massa Marittima – Già nel Medioevo Massa Marittima era una città viva e strutturata: durante il convegno abbiamo ricevuto diverse informazioni, anche inedite, su quella che era la vita di allora. Grazie agli interventi dei relatori, ci siamo potuti immaginare quale fosse l’atmosfera, i lavori che venivano svolti. Partendo dalla nostra storia, le celebrazioni degli 800 anni dalla nascita del Libero Comune, sono l’occasione per guardare al passato ma anche alle sfide del futuro, promuovendo progetti che valorizzino il territorio, rafforzino la partecipazione dei cittadini e creino nuove opportunità per i giovani".
Durante l’incontro uno degli argomenti centrali è stato proprio il tema dell’utilizzo della piazza e della sua evoluzione nel tempo. Nella prima parte della mattinata l’architetto Giulia Galeotti e il professor Nicola Bellini hanno parlato della piazza ’Dalle botteghe medievali al turismo del nuovo millennio’.
"La documentazione che ci ha permesso una ricostruzione relativa al periodo che va dalla metà del 1200 al 1400, – spiega Giulia Galeotti – è costituita da due estimi e due statuti del quattordicesimo e quindicesimo secolo. Gli estimi forniscono dati sulla struttura urbana e sociale, come il numero e la tipologia di botteghe. Negli statuti sono presenti le regole. La piazza non era solo il centro politico e amministrativo ma anche l’area dei mercati."