Maremma, Aurelia al palo: "Neppure un euro. Il Governo ci considera cittadini di serie B"

Cresce la protesta da parte del centrosinistra per la decisione di non prevedere nessun finanziamento per la messa in sicurezza della Tirrenica. Grassi (Azione): "Siamo l’ultima ruota del carro"

Grosseto, 10 aprile 2024 – «Ultima ruota del carro" oppure "solo chiacchere e distintivo", sono questi alcuni dei commenti che arrivano della politica sull’assenza di fondi per l’adeguamento e per la messa in sicurezza dell’Aurelia nel contratto di programma tra ministero delle Infrastrutture e Anas.

"Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno tradito la Maremma e preso in giro i cittadini non mantenendo fede all’impegno preso con la comunità locale – attacca Monica Fanciulli , membro della segreteria provinciale del Partito Democratico con delega alle Infrastrutture –. E pensare che solo pochi mesi fa, a dicembre 2023, il ministro delle infrastrutture Salvini aveva promesso l’inizio dei lavori nel 2025". Fanciulli poi prosegue: "Abbiamo il diritto di sapere che cosa è successo nel frattempo per passare da una promessa così importante al nulla".

Proteste per le scarse risorse destinate all'Aurelia
Proteste per le scarse risorse destinate all'Aurelia

Poi conclude: "La provincia di Grosseto non può continuare a contare le vittime senza fare nulla, – aggiunge Monica Fanciulli – serve una mobilitazione di tutte le forze politiche locali, e come Pd porteremo avanti una battaglia serrata affinché il Governo trovi una soluzione".

"Non siamo cittadini di serie B", incalza Donatella Spadi , consigliera regionale del Partito democratico: "Nonostante i proclami del Governo Meloni –dice – la Tirrenica non ha ricevuto neanche un euro. Una decisione clamorosa che lascia sbigottita tutta la provincia di Grosseto e che non può e non deve restare sotto silenzio".

Poi prosegue: "Dopo due leggi di Bilancio in cui non compariva nessuna risorsa per l’arteria stradale – continua Spadi – era stato annunciato che i finanziamenti sarebbero arrivati con il contratto Anas. Sfortunatamente, di questi stanziamenti tanto attesi non c’è neanche l’ombra. La messa in sicurezza dell’Aurelia non è un capriccio degli amministratori locali e regionali, in gioco ci sono la vita delle persone e lo sviluppo del territorio. Nonostante le reiterate richieste dei Comuni, della Provincia e della Regione, il Governo continua a fare orecchie da mercante su una questione di fondamentale importanza".

Infine conclude: "La Maremma e l’Amiata continuano ad essere considerati territori di serie B". Sulla mancanza di fondi per la messa in sicurezza dell’Aurelia nel nuovo contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Anas 2021-2025, interviene anche Francesco Grassi, segretario provinciale di Azione: "Al ministro Salvini – dice – contrariamente a quanto annunciato pochi mesi fa, evidentemente non interessa mettere in sicurezza la tratta Tirrenica di Aurelia che riguarda la nostra costa, dimostrando ancora una volta quanto la provincia di Grosseto sia l’ultima ruota del carro. Non possiamo non denunciare con durezza l’ennesima presa in giro per noi maremmani".

Ci sono dei punto dell’Aurelia che sono davvero critici: "Specialmente – chiude – per il lotto 4 da Grosseto a Fonteblanda dove ci sono ancora intersezioni e attraversamenti per strade provinciali, il lotto 5B da Fonteblanda ad Ansedonia e il lotto 5A da Ansedonia al Chiarone".