
Cerulli spiega l’assenza del vessillo: "Poca raccolta differenziata, adesso però va meglio". L’opposizione: "E’ un riconoscimento importante, speriamo nel 2026 di averla di nuovo".
Niente Bandiera Blu per il Comune di Monte Argentario, che in realtà non ne ha fatto richiesta. Questo perché i parametri presi in considerazione sono quelli inerenti al 2024, quando i dati della raccolta differenziata si attestavano su soglie piuttosto basse, sotto il 30%. Gli ultimi dati fanno comunque ben sperare per il prossimo anno, essendo arrivati negli ultimi mesi sopra il 50%, come puntualizza lo stesso sindaco Arturo Cerulli.
"La Bandiera Blu, quando già ce l’hai, te la ridanno, a meno di eventi molto gravi – dice Cerulli –. Se la si perde perché non viene richiesta, cosa che aveva fatto il precedente sindaco Borghini, poi per riprenderla bisogna avere certi dati. Noi nel 2024 eravamo carenti sulla differenziata, mentre adesso siamo sopra al 50%, quindi speriamo di poterla richiedere il prossimo anno. Per quest’anno non l’abbiamo fatto, perché sapevamo di non avere i parametri 2024 necessari per poterlo fare, nonostante le nostre acque siano decisamente più pulite e più belle di altre".
Rammarico dall’opposizione per l’esclusione. "Riteniamo che ci sia la necessità di investire maggiormente in progetti di tutela ambientale, di qualità dei servizi e di comunicazione – dicono dal gruppo di minoranza Svolta per l’Argentario –. È fondamentale che le istituzioni locali sviluppino strategie efficaci per migliorare gli standard richiesti e rafforzare il nostro posizionamento nel panorama del turismo sostenibile, nonostante ci sia stato un incremento sostanziale nella capacità di raccolta differenziata al 54%, quasi raddoppiata, rispetto ai parametri precedenti. La Bandiera Blu non è solo un simbolo di prestigio, ma anche un riconoscimento tangibile degli sforzi compiuti per mantenere elevati standard ambientali, di qualità delle acque e di servizi turistici. La sua mancanza può influire sulla percezione esterna del nostro territorio, riducendo le possibilità di attrarre visitatori attenti alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Auspichiamo che, nel 2026, Monte Argentario possa finalmente ottenere questo riconoscimento".
Andrea Capitani