25 Aprile, l’Anpi bacchetta l’Anpi: “Sbagliato l’atteggiamento nei confronti del sindaco”

Il presidente provinciale "richiama" quello della sezione "Palazzoli": "L’invito al primo cittadino a non presentarsi è un atteggiamento manipolatorio della realtà che può influenzare parte dell’opinione pubblica"

Un momento della contestazione della sezione "Palazzoli" dell’Anpi lo scorso 25 aprile

Un momento della contestazione della sezione "Palazzoli" dell’Anpi lo scorso 25 aprile

Grosseto, 25 aprile 2024 – “Intitolare una via a Giorgio Almirante non è il modo migliore per onorare la memoria del sacrificio di tutte le vittime del nazifascismo".

Romeo Carusi, il presidente della sezione Anpi Elvio Palazzoli , ribadisce con questa motivazione la richiesta avanzata al sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, di farsi da parte per le odierne celebrazioni del 25 Aprile. Una richiesta che ha suscitato ieri la replica del primo cittadino, il quale ha annunciato che parteciperà soltanto agli atti istituzionali, ovvero la messa commemorativa al cimitero di Sterpeto e la deposizione della corona al Parco della Rimembranza. "Il problema per la destra – afferma Carusi – è il fatto che non si riconosce pienamente nella Repubblica nata dalla Resistenza e allora vuole riscrivere la storia equiparando i partigiani ai fascisti, gli oppressori agli oppressi, i carnefici alle vittime. Il nostro rispetto per l’istituzione Comune è pieno e non viene meno nemmeno il rispetto per la persona. Ma Vivarelli Colonna si dichiari chiaramente antifascista, ritiri la delibera che istituisce via Almirante e allora la sua presenza alla celebrazione della Festa della Liberazione sarebbe pienamente accettata".

Non è d’accordo però il Comitato provinciale dell’Anpi Norma Parenti , del quale la sezione Palazzoli fa parte insieme ad altre quattordici articolazioni territoriali. Il presidente Luciano Calì accusa la sezione di "trasformare una giornata di festa democratica e popolare in una contestazione contro il sindaco e l’attuale amministrazione del Comune di Grosseto" e condanna la presa di posizione espressa con l’invito a non presentarsi rivolto al sindaco "un atteggiamento manipolatorio della realtà atto ad influenzare, maldestramente, una parte dell’opinione pubblica che non è a conoscenza dei fatti o della vita organizzativa dell’Anpi". "Chiariti questi aspetti – aggiunge la nota dell’Anpi provinciale – invitiamo pertanto il sindaco di Grosseto a non essere tentato da un pretestuoso disimpegno, poiché la presenza nelle piazze nella giornata del 25 Aprile è essa stessa un’autentica adesione ai valori costituzionali antifascisti su cui si presta giuramento all’inizio del proprio incarico".

"Il sindaco non solo ha il diritto, ma anche il dovere di essere presente in piazza il 25 aprile – afferma invece Michele Bottoni di Radicali Italiani – in quanto custode dei valori democratici che questa data simboleggia. Un momento di ricordo per coloro che hanno combattuto per la libertà contro il nazifascismo". "Il 25 aprile è una festa unitaria – aggiungono da Azione Grosseto – perché l’insurrezione venne indetta dal Comitato di Liberazione Nazionale che era l’organismo che comprendeva tutte le forze unitarie e rappresentative di tutti gli italiani antifascisti. Quindi 25 Aprile, giorno della Liberazione, sia il giorno della Libertà per tutti, nessuno escluso".