Giampaolo Marchini
Fiorentina

De Gea torna determinante, Gudmundsson ancora in ritardo

Le pagelle viola dopo il pareggio in casa del Torino

La Fiorentina a fine partita (foto Ansa/Alessandro Di Marco)

La Fiorentina a fine partita (foto Ansa/Alessandro Di Marco)

Firenze, 1 settembre 2025 – Le pagelle viola dopo il pareggio in casa del Torino.

De Gea 7 - Le imprecisioni di Conference sono solo un ricordo. Può capitare anche ai più grandi di avere un attimo di incertezza. Un attimo, appunto. A Torino lo spagnolo torna marziano. Chiamato subito in causa in avvio, sceglie il tempo giusto e si oppone con bravura e fortuna alla conclusione di Casadei. Disinnesca Ngonge distendendosi a destra. D’istinto su Simeone, il capolavoro di un’altra partita da super.

Comuzzo 6 - Sbroglia una situazione complicata su Ngonge, ma in generale non è ancora quello deciso e convincente della passata stagione. Forse, al di là di quello che si può pensare, le voci di mercato lo stanno condizionando. Dal 46' Kouadio 6 - Di stima per l’esordio in serie A. Ha personalità pur con qualche sbavatura.

Pongracic 6,5 - Dà sicurezza a tutti, oltre che ai suoi compagni di reparto. E’ il vertice basso della costruzione viola e non disdegna qualche sortita in avanti. Si perde per un attimo Adams, che però non ci arriva a colpire di testa. Ma è un episodio in una gara solida.

Ranieri 6,5 - Lottatore e quando c’è da alzare il livello dello scontro non si tira mai indietro. Non sarà il massimo nello stile, ma è la sostanza che conta. Dalla sostituzione di metà gara contro il Polissya è un altro.

Dodo 6,5 - Tenta l’eurogol da 30 metri con Israel fuori dai pali, ma manca di precisione. Tanta corsa, come al solito, e recuperi importanti come quello su Ilic lanciato verso De Gea o come su Vlasic nel finale, pur stremato.

Mandragora 5,5 - Un pomeriggio in ufficio per Rolly che però dovrebbe dare qualcosa in più. Una prestazione che non riempie gli occhi, ma lui ha il compito di pattugliare la sua zona e non farsi prendere fuori zona dalle giocate di Asllani. Dal 62' Ndour 5,5 - Dovrebbe dare qualcosa in più e il colloquio finale con Pioli, sotto la curva, conferma il sospetto.

Sohm 5 - Fatica a trovare la posizione, anche perché Casadei lo porta fuori zona. Rimedia un'ammonizione che lo condiziona, anche se sale di colpi a fine primo tempo. Ma non basta per evitargli il cambio. Dal 46' Fagioli 6 - Il suo ingresso ha almeno il merito di dare maggiore equilibrio e qualche giocata in più

Gosens 6,5 - Praticamente inoperoso per buona parte del primo tempo, anche perché si gioca spesso dalla parte di Dodo. Si sacrifica anche in copertura, mettendosi al servizio della squadra, non per niente è quello che ha percorso più chilometri (oltre 9) dei viola. Imprescindibile.

Gudmundsson 5 - Soffre la fisicità degli avversari che lo costringono a controlli difficili. In generale non riesce a entrare nella partita con continuità. Poi migliora perché la squadra lo cerca con maggiore continuità. Tanta strada da fare per trovare il vero Gudmundsson che, magari, coinciderà con la migliore Fiorentina e non sarà per forza un caso. Anzi. Dall’82’ Fazzini

Piccoli 6 - Prima da titolare per l’acquisto più oneroso e Israel gli nega il gol con una parata di piede, salvando porta e risultato. Lotta su ogni pallone e cerca il dialogo con Kean, dando l’impressione di essere già dentro ai meccanismi. Dal 76’ Dzeko

Kean 5,5 - Ci prova in tutte le maniere, anche forzando le conclusioni, senza essere incisivo e preciso come al solito. L’impressione è che la presenza di Piccoli lo aiuti comunque a non avere sempre due uomini addosso.

All. Pioli 5,5 - Se da una parte convince la scelta di schierare insieme Piccoli e Kean, molto meno quella di affidare il centrocampo a due uomini più propensi a contrastare e ripartire che al dialogo, soprattutto se Gud non riesce a incidere come dovrebbe. Non per niente l’ingresso di Fagioli qualche geometria in più arriva. Il lavoro da fare è ancora tanto e la pausa arriva al momento giusto.

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