
Scandicci potrebbe diventare la capitale toscana della Coop (archivio Germogli)
Scandicci, 17 maggio 2025 – Scandicci potrebbe diventare la capitale toscana della Coop. Non più per la costruzione del grande centro commerciale da 25mila metri quadri che doveva nascere nell’area Cdr, ma per un domino urbanistico che Unicoop vorrebbe mettere a dama in più aree della città.
E’ tutto ancora top secret, ma l’ipotesi sarebbe molto più di un pour parler con l’amministrazione. L’obiettivo sarebbe quello di creare il polo del movimento cooperativo regionale ampliando magazzini, creandone di nuovi e realizzando un mega centro direzionale nel centro città lungo l’asse della tramvia.
I rumors nel centrosinistra cittadino si rincorrono, soprattutto a fronte di un’ipotesi che il mondo cooperativo starebbe accarezzando da tempo, ossia quella di riunire i tre soggetti toscani della grande distribuzione sotto un’unica bandiera. Ma vediamo nel dettaglio cosa potrebbe accadere.
Il centro direzionale ospiterebbe tutti gli uffici, anche quelli che attualmente si trovano nel centro dei Pratoni. Sarebbe realizzato in uno dei terreni ‘di confine’ tra Firenze e Scandicci lungo l’asse della tramvia.

In questa zona il piano direttore di Richard Rogers prevede proprio lo sviluppo di una zona residenziale-direzionale; una nuova porta d’accesso a Scandicci proprio lungo i binari del tram. Senza gli uffici i Pratoni, centro di approvvigionamento per i supermercati di Unicoop Firenze, diventerebbero ancora più capienti e in grado di gestire la logistica in maniera migliore e più completa. Il magazzino è già un punto di riferimento per la logistica della grande distribuzione. Probabilmente con l’ampliamento potrebbe ricevere un impulso ulteriore per quanto riguarda tecnologia e automazione.
E l’area Cdr? Questo è il nodo più complesso di tutta l’operazione. Da tempo si parla di un nuovo centro di stoccaggio per il freddo. L’ipotesi è allettante per l’amministrazione perché la struttura non occuperebbe tutto lo spazio richiesto in origine dal centro commerciale, liberando terreno per un eventuale insediamento sportivo (palazzetto dello sport e piscina erano le ipotesi avanzate poco tempo fa dal comune. Per portare a termine questa operazione però sarà necessaria una variante al piano attuativo, da approvare in consiglio comunale. Il caso è diventato anche politico, con un’interrogazione di Bellosi (Scandicci civica) che ha chiesto all’amministrazione di dettagliare le modalità dell’intervento.