Ex Gkn, il liquidatore: “La fabbrica non è sicura”. Fiom: “Falso”

Oggi sopralluogo allo stabilimento del liquidatore Gianluca Franchi, che ha rilevato “criticità”

L'ingresso dell'ex Gkn

L'ingresso dell'ex Gkn

Firenze, 21 marzo 2024 – Sopralluogo oggi del liquidatore Gianluca Franchi, insieme al responsabile per la sicurezza e ambiente e da un gruppo di tecnici, allo stabilimento di Campi Bisenzio della ex Gkn, oggi Qf. L’esito? «Criticità rilevanti e gravi mancanze, che richiedono un intervento immediato per motivi di salute e sicurezza», ha sottolineato l’azienda in una nota, nella quale si fa presente che «un folto gruppo di persone non qualificate ed in gran parte estranee all'azienda, ha impedito l'ingresso all'elettricista ed al personale incaricato dall'azienda. Spiace constatare che il tutto è avvenuto alla presenza del sindaco di Campi Bisenzio accompagnato dalla Polizia municipale, che ha ritenuto questi episodi pienamente legittimi. Ci attiveremo in ogni sede per ripristinare la legalità nel sito, increduli che ci possano essere situazioni di questo genere. Tra l'altro stasera e nei prossimi giorni sono previsti altri eventi e manifestazioni non autorizzate ed abusive nello stabilimento, le quali tuttavia ricevono addirittura il patrocinio del Comune di Campi Bisenzio»,

Pronta la replica della Fiom Cgil, che sottolinea come «la messa in sicurezza del sito sia garantita dai lavoratori che ormai da quasi tre mesi non percepiscono né stipendio né sono coperti da ammortizzatore sociale». «Non vorremmo – affermano in una nota stampa Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom Cgil, e Stefano Angelini, della Fiom Cgil Firenze – che dietro l'iniziativa aziendale odierna si voglia celare l'ennesimo grave atto provocatorio in vista dell'incontro convocato al tavolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy per il prossimo 26 marzo».

I due registrano comunque «con favore» come il liquidatore «abbia colto il nostro invito a visitare lo stabilimento per rendersi conto che l'assemblea permanente dei lavoratori non è motivo di ostacolo, anzi, che questo è completamente accessibile alla proprietà, alle istituzioni, agli investitori». Il sindacato dunque, conclude chiedendo all'azienda «di ripensare alla scelta compiuta, ritenendola un inutile ulteriore elemento di difficoltà nella ricerca di una soluzione positiva per la reindustrializzazione e l'occupazione».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro