Firenze, Stefano Soli presenta il suo romanzo “Il quarto requisito”

Il 27 settembre alla Feltrinelli l’autore ne parlerà con la giornalista Letizia Cini. Letture dell’attrice Enrica Guidi, la Tizi del “BarLume“

Stefano Soli
Stefano Soli

Firenze, 25 settembre 2023 - Un noir sorprendente, incalzante e teso, tutto al femminile. È “Il quarto requisito”, romanzo di Stefano Soli edito da Sem. Cosa accade quando il pensiero architettonico incontra la passione e il crimine? È questo l’interrogativo alla base del romanzo che sarà presentato mercoledì 27 settembre alle 18.30 negli spazi della Feltrinelli di piazza Repubblica, ad ingresso libero fino a esaurimento posti. L’autore ne parlerà con la giornalista Letizia Cini, evento impreziosito dalle letture dell’attrice Enrica Guidi, la Tizi del “BarLume“, che presterà la voce alle emozioni e agli stati d’animo delle protagoniste. Dapprima agente cinematografico, Stefano Soli, nato a Roma nel 1965 da mamma fiorentina, lavora come sceneggiatore per la lunga serialità televisiva e realizza corti e documentari. L’esordio come produttore avviene nel 2005 con il corto “Giorno 122”, lavoro presentato al festival di Venezia e successivamente sviluppato in un lungometraggio terminato nel 2012. “Giorno 122” è anche l’esordio letterario. “Il quarto requisito” tradisce la provenienza dell’autore dal mondo dell’audiovisivo. Un testo dal linguaggio fortemente cinematografico, narrato per immagini, visivo. La trama è incalzante, serrata e priva del superfluo, la penna fluida e asciutta disegna una protagonista destinata a restare a lungo nella memoria del lettore. Anna ha una bellezza sfacciata che non ha bisogno di ostentare. Elbana, proviene da una famiglia umile ma è determinata a farsi strada nella vita. Per questo è approdata a Trieste dove frequenta architettura. La notte lavora in un pub per mantenersi agli studi, qui ha conosciuto Gloria, trenta anni, un’infanzia da incubo e un’adolescenza trascorsa interamente in un carcere minorile. Con l’esca di un po’ di sesso facile le due agganciano e derubano, il maschio nelle loro mani diventa oggetto e preda. Aggressiva e manesca, niente sembra spaventare Gloria, tranne la solitudine contro la quale gli unici antidoti sono il corpo di Anna e la cocaina. E quando Anna scompare misteriosamente, Gloria capisce che qualcuno o qualcosa si sta mettendo tra di loro. Per Gloria lei è ossigeno, è l’aria che respira, non se la lascerà portare via senza lottare. Ma l’educazione criminale di Anna è più avanzata di quanto lei possa immaginare: Anna delinea, progetta e costruisce il suo futuro come farebbe con un progetto architettonico, partendo dalle fondamenta e curando ogni dettaglio, rispettando alla lettera i tre requisiti vitruviani...”.

Maurizio Costanzo 

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