MICHELE BRANCALE
Cultura e spettacoli

Un tempo di orologi senza lancette: incontro alla Casa di Dante

Le poesie di Pasquale Di Palmo

'Days of cruel separation' di Pasquale Di Palmo

'Days of cruel separation' di Pasquale Di Palmo

Firenze, 5 dicembre 2023 - Il tempo come un orologio senza lancette, mentre i carrelli degli infermieri e degli addetti alle pulizie avanzano come testuggini nei corridoi dell'istituto.

E il tempo di un padre che sembra assente perché malato di una malattia estrema che Pasquale Di Palmo esplora nel suo manifestarsi e nei suoi effetti, quando tutto si fa essenziale ma si puntualizza anche l'affetto e la gratitudine. Il padre (che ormai parla “una lingua / che non è fatta di parole”) diventa figlio del figlio che a sua volta guarda al cielo di una nuova stagione perché il padre torni tale e lo protegga.

Ci sono l'inventario dei poveri beni che rimangono, il versificare in veneziano che è per certi versi la lungua madre dell'autore, il “dedalo di reparti e corsie”, presenze casuali e compagni di viaggio che diventano preziosi. Days of Cruel Separation – Selected Poems di Pasquale Di Palmo, è stato edito in inglese con testo a fronte in italiano per Gradiva Publications di New York e presentato nei giorni scorsi a Firenze, alla Casa di Dante, da Luigi Fontanella e Annalisa Macchia. Il volume propone nella traduzione di Leonard J. Marini e la prefazione di Marco Vitale, il capitolo centrale della raccolta “Trittico del distacco”, del 2015 (ed. Passigli), e la 'Canzone delle torri telemetriche', tratta da “Piccola antologia della peste”, con autori che si sono interrogati sul Covid, e confluita in “Breviario delle rovine” del 2021 ( ed. Medusa).

Ne 'La canzone...' il paesaggio è pensato con gli scomparsi del tempo acuto del Covid, come una schiera non muta che indica qualcosa per un futuro più umano, sullo sfondo di quella parte dei lido di Venezia che ancora ospita, come resti di archeologia militare, le torri poste a difesa della città. Si è combattuta un'altra guerra, tra virus ed esseri umani, che ancora fa soffrire: “Ora li vedo avanzare... / lungo la sponda/ assolata, pronti / a prendersi per mano, / a morire ancora / se non sarà servito a qualcosa / andarsene con loro in primavera”. Sulla pagina facebook del Circolo Artisti Casa di Dante  il video della presentazione fiorentina di 'Days of cruel separation'.

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