
Firenze, 4 aprile 2023 - Sarà presente anche Ugo De Vita alla presentazione del primo fascicolo del 2023 della rivista Nuova Antologia, in programma giovedì 6 aprile alle 18, nel Caffè Letterario Niccolini di Firenze. Il suo intervento, che rispecchierà quello ospitato sulle pagine stesse del trimestrale laico più antico d'Italia, verterà sul tema "Italo Calvino e le città invisibili": “Racconterò le città invisibili -anticipa con l'intento di celebrare i cento anni dalla nascita del celebre scrittore- partendo da quella affermazione di Calvino sulla sua opera, che dice: “Il mio libro s’apre e si chiude su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”. Ecco, questo aspetto della città simbolo che è anche organismo vivente, anima oltre che architettura, sarà al centro della mia disquisizione e delle letture che interpreterò. Città come “luogo della mente” e sfondo paesaggio, visione della decadenza e dell’eclissi. Idea stessa di “abitare ed essere abitati” così come avviene per il linguaggio”. Ad intervenire sarà anche la giovane studiosa Chiara Manganelli, anch'essa autrice nel numero corrente della rivista, che presenterà il tema "Una tradizione rielaborata: capire i talebani attraverso i pashtun":“Il mio sarà un approfondimento sull'intersezione tra gli elementi culturali, religiosi ed etnici che hanno influenzato la visione che del mondo hanno i Talebani -è il commento di Chiara Manganelli, che condurrà il secondo intervento dell'incontro-. Nello specifico andremo a trattare il codice valoriale del pashtunwali, a cui molti membri pashtun del movimento talebano tuttora fanno riferimento, e il contributo apportato dall'islamismo radicale. Dedicheremo inoltre una particolare attenzione alla condizione in cui viene posta la donna nell'Emirato Islamico dell'Afghanistan”. Ad introdurre l'incontro saranno l'editore Antonio Pagliai e il direttore della rivista Cosimo Ceccuti "Nuova Antologia, rassegna di lettere scienze ed arti -spiega Cecccuti- è una rassegna di “lettere, scienze ed arti” fondata nel 1866 in Firenze capitale da Francesco Protonotari, riprendendo la tradizione culturale, politica e civile della prima Antologia di Gino Capponi e Gian Pietro Vieusseux. Diretta, fra gli altri, da Francesco Protonotari, Maggiorino Ferraris, Luigi Federzoni e Giovanni Gentile negli anni dal fascismo e da Mario Ferrara nel dopoguerra, dalla metà degli anni cinquanta è stata guidata da Giovanni Spadolini, che ne è stato direttore per quarant’anni, fino alla sua scomparsa. Oggi, quella che rappresenta la rivista laica più antica d'Italia è diretta dal professor Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Nuova Antologia, ente che ne assicura la continuità e l’indipendenza da qualsiasi potere politico ed economico. Nel suo ampio arco di vita, Nuova Antologia ha ospitato articoli di Carducci, Capponi, Manzoni, Francesco De Sanctis vi “anticipa” i capitoli della Storia della letteratura italiana, De Amicis le pagine di Cuore, Verga quelle di Don Gesualdo, D’Annunzio le Laudi, Pirandello Il fu Mattia Pascal, Palazzeschi Le sorelle Materassi, Bacchelli Il Mulino del Po. Con loro Fucini e Matilde Serao, Pascoli e Grazia Deledda, Papini e Gadda, Cecchi e poeti quali Chiara, Ungaretti, Saba, Montale, Luzi. Nuova Antologia ha oggi periodicità trimestrale, con fascicoli di quattrocento pagine. Un vero e proprio libro, come diceva oltre un secolo fa Giacomo Leopardi, a proposito dell’Antologia".