Firenze dedica una piazza a Giorgio Gaber, omaggio all'artista in via Monferrato

Paolo Dal Bon: "Ogni titolazione a Giorgio Gaber di piazze, strade o giardini comunali è un evento importantissimo, in particolare per la Fondazione che porta il suo nome"

L'indimenticabile Giorgio Gaber (foto Ansa)

L'indimenticabile Giorgio Gaber (foto Ansa)

Firenze, 14 luglio 2022 - La città di Firenze non dimentica il grande Giorgio Gaber, in sua memoria martedì 19 luglio verrà iniugurata una piazza. La cerimonia avrà inizio alle 10.30, la città omaggerà l'artista con una cerimonia in via Monferrato, dove sarà inaugurata Piazza Giorgio Gaber. La sera un doppio appuntamento a partire dalle 19 alla Limonaia. 

Al momento di commemorazione saranno presenti tra gli altri il sindaco di Firenze Dario Nardella, Andrea Scanzi e Paolo Dal Bon, presidente della Fondazione Gaber, che ha commentato "Ogni titolazione a Giorgio Gaber di piazze, strade o giardini comunali è un evento importantissimo, in particolare per la Fondazione che porta il suo nome: un titolo legato ad un luogo cittadino resta per sempre!". Il progetto è sostenuto dal comune di Firenze e inserito nel cartellone de L'Estate Fiorentina 2022, è stato cofinanziato dall'Unione Europea - Fondo Sociale Europeo, nell'ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Inoltre, nella stessa giornata, in occasione del 18° festival Gaber, è prevista l'inaugurazione della manifestazione "Firenze per Gaber" voluta dalla Fondazione Gaber e sempre martedì 19 luglio è previsto un doppio appuntamento nella Limonaia di Vila Strozzi: alle 19 l'incontro "Giorgio Gaber e il teatro-canzone" mentre alle 21 andrà in scena lo spettacolo teatrale "E pensare che c'era Giorgio Gaber" ideato e portato in scena da Andrea Scanzi.

L'incontro "Giorgio Gaber e il teatro-canzone" sarà un momento di riflessione sulla figura e sull'opera del Signor G, prenderanno parte al confronto alcuni dei protagonisti della scena artistica e culturale fiorentina, da David Riondino a Claudio Bertini e Edoardo Semmola, accompagnati da Paolo Dal Bon.

Lo spettacolo teatrale "E pensare che c'era Giorgio Gaber" vede la regia di Simona Rota, ormai sulle scena di diversi anni (2011), è un percorso che il giornalista e scrittore Andrea Scanzi fa sulla figura di Gaber, sulla sua opera e sul suo ascendente culturale e artistico nella storia della musica, tutta la piece sarà accompagnata da contributi e filmati editi e iniediti. 

"Ho amato ed amo follemente Giorgio Gaber. Gli voglio un bene dell'anima. È stata una fortuna laurearmi su di lui (Giorgio avrebbe dovuto farmi da correlatore, ma la malattia lo impedì). Ed è una fortuna raccontarlo a teatro, ininterrottamente, da più di undici anni. Devo la sua scoperta a mio padre e Firenze c'entra molto. Moltissimo. Lo vidi la prima volta dal vivo a Fiesole, nel settembre del 1991, quando avevo 17 anni. L'ho intervistato la prima volta al Teatro Verdi di Firenze, nel 1999. E l'ho abbracciato per l'ultima volta nei camerini del Teatro Puccini di Firenze, nel maggio del 2001, dopo una sofferta presentazione del suo nuovo disco 'La mia generazione ha perso' - racconta Andrea Scanzi - Fu una delle sue ultime apparizioni pubbliche. Ho fortemente sognato e voluto questa giornata. ''Firenze per Gaber'' è un sogno che si realizza. Nella mia città, Arezzo, sono riuscito a ottenere una Piazza dedicata a Gaber. Mi sono permesso di proporre un'idea analoga al sindaco Dario Nardella. Ho trovato una persona, e una giunta, appassionate e felicissime di realizzare una giornata intera dedicata a Giorgio. Una piazza a lui dedicata, affinché il suo nome resti per sempre nella storia di Firenze; un convegno su di lui; e poi il mio spettacolo".

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