
Giuliana De Sio e Alessandro Haber in scena
Firenze, 24 dicembre 2023 - Giuliana De Sio, Alessandro Haber al Teatro della Pergola; Fabio Canino al Teatro di Rifredi. Le feste al Teatro della Toscana sono all’insegna della passionalità, dolcezza e grazia, arricchite da un’ironia elegante e tagliente. Alla Pergola, dunque, dal 27 dicembre al 3 gennaio Pierpaolo Sepe dirige De Sio e Haber ne La signora del martedì di Massimo Carlotto, dal suo omonimo romanzo. E venerdì 29 dicembre, ore 18:30, i due interpreti incontrano il pubblico. Coordina Matteo Brighenti. Ingresso libero con prenotazione online su https://tinyurl.com/incontrodesiohaber. Al Rifredi, invece, dal 28 dicembre al 1 gennaio Canino riporta in scena dopo 20 anni Fiesta, la commedia tributo a Raffaella Carrà e alle sue canzoni. Non esiste oggi in Italia un altro autore che sappia descrivere, come Massimo Carlotto, i meccanismi attraverso cui una società civile si trasforma in un’arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del “diverso” colpevole e del sangue che scorre. Ne La signora del martedì Carlotto è andato oltre il noir. Qui non c’è più solo il lato oscuro e criminale della società: siamo tutti noi a essere interpellati. Al centro dello spettacolo tratto dal suo omonimo romanzo, diretto da Pierpaolo Sepe al Teatro della Pergola dal 27 dicembre al 3 gennaio, ci sono dunque personaggi che la vita ha maltrattato. Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà (Giuliana De Sio), da nove anni, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: Nanà arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto, dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola. Lui, Bonamente Fanzago (Riccardo Festa), attore porno al tramonto, che nei periodi di magra ha fatto anche il gigolò, è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. Solo che verso il quarto anno di incontri, l’attore si è innamorato della donna, mentre all’inizio del settimo è così travolto dai sentimenti che ha commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo dentro di sé, gli ha risposto con decisa fermezza: «Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso». Gli incontri avvengono alla pensione Lisbona, dove Bonamente alloggia da quindici anni. La prima volta che l’attore ha bussato alla porta della pensione, il signor Alfredo Guastini (Paolo Sassanelli), il gestore, lo ha accolto con queste parole: «Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata». Ha passato la sessantina da un bel po’ e tra le mura della pensione si è sempre vestito da donna. In questa routine passionale, irrompe un giornalista di cronaca senza scrupoli, Pietro Maria Belli (Alessandro Haber), che farà riemergere l’oscuro passato di Nanà. Pierpaolo Sepe con la sua regia ha saputo distillare l’ironia e la tragicità del testo, creando un effetto domino dalle conseguenze rocambolesche e drammatiche, che finirà per stravolgere le vite di tutti. Un vero e proprio dramma nel quale si soffre… «ma la lacrima, infine, non scende mai». Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre ai meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, investigatore instancabile del crinale tra il bene e il male.
Maurizio Costanzo