SANDRA NISTRI
Cronaca

XXV Aprile, la polemica continua: "La destra faccia i conti con la storia"

La replica dell’assessore Nardini dopo gli attacchi per il libro sulla Liberazione donato agli studenti .

XXV Aprile, la polemica continua: "La destra faccia i conti con la storia"

XXV Aprile, la polemica continua: "La destra faccia i conti con la storia"

Resistenza a ‘senso unico’? Non si placa la polemica innescata dal centrodestra sul libro "Sette scatole per la libertà" regalato dal Comune ai bambini delle classi quarte e quinte delle primarie che, secondo i gruppi di opposizione, conterrebbe una visione unilaterale delle vicende narrate e costituirebbe una spesa meno necessaria di altre. "Non riuscivo a credere alla notizia – commenta duramente l’assessore regionale all’Istruzione Alessandra Nardini - Il nostro è un Paese che non ha saputo fare i conti con la storia, mi sembra ogni giorno più evidente. Come si può criticare l’Amministrazione comunale per questa iniziativa di cui, invece, andrebbe solo ringraziata? Fa bene il Sindaco Falchi a dire che regalerà una copia del libro anche ai Consiglieri di Fratelli d’Italia e della Lega, ma temo non sia sufficiente. La verità purtroppo è che, anche a Sesto Fiorentino, la destra non riesce a contenere la difficoltà di celebrare senza alcun distinguo il 25 aprile, la festa della Liberazione dal nazifascismo". Il loro obiettivo – prosegue Nardini – "è sempre il solito, mandare alle frange più nostalgiche del proprio elettorato un messaggio di distinzione, ma senza farlo troppo esplicitamente. Voglio anche aggiungere che ci vuole davvero tanto coraggio, da parte loro, a criticare un’Amministrazione che in questi anni ha investito moltissimo sulle scuole di ogni ordine e grado e sui servizi educativi, sia dal punto di vista dell’edilizia che della progettualità, con la capacità di valorizzare l’intera comunità educante". Sul fronte sestese, dopo la prima replica del sindaco Lorenzo Falchi, interviene anche l’assessore alla Scuola e Politiche educative Sara Martini: "Che pochezza – scrive - Rispetto alla ricchezza che vive nelle scuole della città, grazie alla preparazione e all’intelligenza di insegnanti e alunni. Con loro spesso saliamo sui nostri colli (l’ultima volta mi è accaduto nei giorni scorsi con una classe quinta primaria). Dove uomini e donne hanno dato la vita per la libertà. Non andiamo per caso ma a rendere onore e trovare ispirazione dopo aver speso tempo a scuola per conoscere, scoprire, imparare". Le risorse "per la Memoria condivisa - conclude Martini - sono sempre un investimento. Mai un costo. E noi continueremo a spenderne per i progetti che aiutano a far crescere conoscenza, a coinvolgere scuole e nuove generazioni, a dare linfa al presente e al futuro della nostra comunità democratica".

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