
Continuano ad arrivare, al nostro giornale, le segnalazioni dei cittadini che non riescono a prenotare esami, visite e interventi chirurgici in tempi brevi. O che trovano addirittura le liste chiuse. "Vorrei segnalare – ci scrivono – che per una visita ortopedica prenotata il 5 novembre, la prima data disponibile è il prossimo 25 gennaio. Questo per l’asportazione di una formazione anomala all’alluce". "Dopo due mesi di tentativi – prosegue una lettrice – sono riuscita a prenotare un ecodoppler cardiaco per ottobre 2022. Unica disponibilità all’ospedale di Camerata. Per un controllo al cuore non c’è male".
"A gennaio ho fatto una visita a chirurgia della mano al Cto – racconta Sabrina N. – e mi hanno messo in lista per un’operazione per rizoartrosi. Tempi: due anni, poi diventati tre. Mercoledì scorso sono stata a Castiglione dei Pepoli, Bologna, mi hanno inserito in lista per lo stesso intervento fra 3 mesi o meno". "Ho un fibroma uterino di 11 centimetri in attesa di intervento da più di un anno – racconta un’altra lettrice –. Prendere appuntamento per esami diagnostici o visite è un’impresa: persino per vedere il medico di base ho aspettato tre settimane, perché hanno troppi pazienti da seguire. Per questo, quando necessario, sono costretta a rivolgermi al privato".
"Sono appena andata in farmacia per prenotare dei raggi X per le costole, essendo caduta – racconta Deborah Castellucci –. Il primo appuntamento era a Figline Valdarno a metà febbraio. Abitando a Campi Bisenzio per me era estremamente scomodo e per restare un po’ più in zona ho fissato venti giorni più tardi ancora, a marzo 2022". "Mia mamma – racconta Marcella Rossini – operata per un aneurisma alla testa, dovrebbe fare la risonanza una volta l’anno. Dal 2013, quando è successo, è riuscita a farla solo una volta. Non ci sono mai posti liberi, così o pago o niente. In famiglia abbiamo avuto bisogno anche di altre analisi e per un’ecografia all’addome ci vogliono sei mesi, mentre per una colonscopia serve un anno. Non potendo aspettare ho dovuto sempre pagare tutto…".
"La situazione a Scandicci è questa – ci scrive Antonietta Garrammone – per le analisi del sangue avevo fatto la prenotazione e dovevo aspettare più di un mese. L’alternativa era andare alla Piastra ma per problemi logistici ho preferito farle a pagamento". E intanto, viste le difficoltà degli utenti di trovare posto nel pubblico, i privati si organizzano. È infatti appena nato il progetto ’Prestazione Solidale’, frutto dell’accordo tra alcune cliniche private fiorentine e CupSolidale.it.
L’iniziativa (prevista fino al 31 dicembre) intende trovare un’alternativa (da novembre a fine dicembre appunto) alla sospensione da parte della Ausl Toscana Centro del ’Cup competitivo’ che garantiva prestazioni sanitarie in strutture private convenzionate con la Regione Toscana. I prezzi calmierati si applicano a risonanza magnetica, Tac, ecografia, ecocolordoppler, radiografia, elettromiografia e fisioterapia.
Lisa Ciardi